Sabato, 19 Giugno 2021 14:14

''Ha dimenticato che non basta avere ragione per vincere una causa''

Il tempo che passa è fatto anche dei piccoli incontri, pensieri e scoperte. Come quella che ho fatto un giorno in una sanitaria, e riguarda il nuovo latte. La sua composizione non fa al caso nostro. 

Ho telefonato in ospedale.

“Scusate, ma il latte che avete prescritto ha la caseina, lo avete visto?”

“Ah, sì? Aspetti che chiedo”.

Aspetto, richiamo.

“Sì, ha ragione, non lo deve prendere. Torni al latte di prima”.

Ok, allora va bene. Tutto ok. Sarcasmo. Come se non fosse successo niente. Mi arriva una letterina a casa: CI SCUSIAMO PER IL PICCOLO DISGUIDO". Ma che “carini”, sembrano i cuccioli della pubblicità di una nota marca di carta igienica. Peccato che sull'altro fronte le notizie non sono così carine.

Andiamo un’altra volta in ospedale, in quell'ospedale. La visitano, fa la risonanza magnetica. Avevo ragione, qualcosa non andava. Ha dei danni cerebrali, comunque ci mandano a casa senza spiegare quale era la reale situazione. Arriva la relazione. I valori del livello del galattosio sembrano uguali a prima, che strano. Richiedo la cartella clinica. Ecco, i miei dubbi erano fondati. Sulla pagina che arriva direttamente dal laboratorio, il livello è molto alto. Non è possibile che se tu assumi per un anno una sostanza dannosa per la tua salute, quella non lasci tracce. O non era dannosa o qualcuno non la racconta giusta. Abbiamo notato insieme all'insegnante di sostegno delle novità appena rientrata a scuola. Il lavaggio del cervello. Tutto il lavoro fatto prima è volato via. Non solo non sapeva più leggere e scrivere, ma non riconosceva nemmeno le lettere. Peccato. Gli sbagli si pagano, credevo. Mi rivolgo al Tribunale per i diritti del malato. Ho tutte le carte in regola: dieta, letterina di scuse, la cartella clinica dove si legge chiaramente che i livelli di galattosio sono molto più alti che nel  precedente controllo. Sembra semplice. Infatti, sembra.

L'addetta del tribunale allora mi spiega;

“Ha dimenticato, o forse non sa ancora, che non basta avere ragione per vincere una causa. E' una guerra tra i periti, non tra giusto e sbagliato. Non posso promettere che vinceremo. Ma posso dire, visto che si tratta di uno dei più grandi ospedali in Italia, che sicuramente sarà una battaglia lunga e faticosa”.

Triste doversi arrendere senza combattere e soprattutto sapendo di aver ragione. Ho preferito ascoltare il consiglio della signora del tribunale e tornare a casa per stare con mia figlia, dedicandomi a lei invece che alla “battaglia contro i mulini a vento”.

 

Krystyna Kubaczewska

 

CHI SONO IO...?

 

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Query Database