Florence Nightingale, la prima infermiera della storia

“Il primo requisito di un ospedale dovrebbe essere quello di non far del male ai propri pazienti”.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa istituisce nel 1912 la Medaglia Florence Nightingale che viene conferita per "Eccezionale coraggio e devozione per i feriti, malati o disabili o per le vittime civili di un conflitto o di un disastro".

"Servizi esemplari o uno spirito creativo e pionieristico nei settori della sanità pubblica o dell'educazione infermieristica".

Ma chi era Florence e perché viene istituita una medaglia a suo nome?

Florence viene al mondo il 12 maggio 1820 a Firenze in una famiglia benestante che risiede normalmente nel Buckinghamshire, una contea dell'Inghilterra Sud- Orientale.

Le viene dato il nome Florence proprio in onore della sua città natale, la sorella che nasce a Napoli viene chiamata Parthenope.

Florence cresce in Inghilterra, è il padre ad insegnarle il greco, il latino, l'italiano, il francese, il tedesco, la storia, la filosofia e la matematica.

A differenza della sorella, che considera gli studi noiosi e trova rifugio nella madre, Flo si appassiona a tutto ciò che il padre le insegna, e questo contribuisce a consolidare il loro legame.

Florence è corteggiata da molti pretendenti, dei quali rifiuta puntualmente le proposte di matrimonio, che lei crede possano essere d'impiccio a quella che reputa essere la sua vocazione.

Florence annuncia ai genitori all'età di 24 anni, di voler fare l'infermiera.

La sua decisione viene fermamente osteggiata dalla madre e dalla sorella.

La professione di infermiera è considerata alla pari di quella di una sguattera e quindi inaccettabile per un membro di una famiglia benestante.

Di diverso avviso è il padre, che sostiene Florence nelle sue scelte e la aiuta economicamente finanziandole un viaggio attraverso l'Italia, l'Egitto, la Grecia e la Germania.

Durante i suoi spostamenti Florence stringe amicizie che dureranno per tutta la sua vita come quella con il politico  Sidney Herbert  che, come ministro della guerra sarà fondamentale per la giovane donna nella sua esperienza in Crimea

In Germania, vicino a Dusseldorf visita un ospedale per poveri, nel quale torna poi per formarsi come infermiera.

Florence già da tempo si è resa conto delle condizioni disastrose degli ospedali, nei quali l'igiene è inesistente. I medici non si lavano le mani, operano i pazienti con addosso gli stessi vestiti che portano in strada. I malati sono abbandonati a se stessi.

Florence comprende che per migliorare la situazione bisogna iniziare dai concetti fondamentali quali l'importanza dell'igiene, dell'attenzione al malato. Inizia a pensare all'organizzazione di quei servizi che ora conosciamo come socio- assistenziali.

Il padre decide di darle una rendita mensile al fine di renderla indipendente e assicurarle la libertà di poter lottare per affermare le sue convinzioni.

Con l'aiuto della zia, sorella del padre, Florence rinnova un ricovero per donne bisognose, compie lavori idraulici, si occupa di gestire il vitto, il servizio di biancheria, forma anche il personale e ne diventa la direttrice.

Questa esperienza le è molto di aiuto, quando, tramite il suo amico ministro della guerra Sidney Herbert riesce ad ottenere il permesso di partire per andare in Turchia a Scutari, località dove si trova la sede dell'ospedale britannico.

La guerra di Crimea è in atto e iniziano ad arrivare notizie sulle tragiche condizioni dei soldati feriti in battaglia.

Quando Florence arriva, insieme a 38 infermiere, trova una situazione terrificante.

I soldati versano in condizioni disumane, lasciati a morire nella sporcizia si contagiano con malattie infettive, i bagni intasati riversano i liquami nelle corsie. Mancano le attrezzature e assurdi regolamenti impediscono i rifornimenti, l'acqua è razionata.

I superiori non si occupano di un esercito che non risulta più utile ai fini bellici. Migliaia di uomini non hanno scampo, sono destinati alla morte. Per Florence è inaccettabile. Insieme alle sue 38 infermiere lavora giorno e notte per accudire, curare. Inizia ad imporre delle misure igieniche, razionali.

Per i capi, lei e le sue infermiere sono una spina nel fianco.

La ostacolano in ogni modo possibile, cercano di screditarla parlandone male anche al suo amico ministro. Ai comandanti non piace essere scavalcati, né fare brutta figura.

Florence continua la sua opera.

Con il suo lavoro, la sua dedizione e l'aiuto economico di amici che sostengono il suo operato, porta la percentuale di morti dal 42% al 2 % dimostrando così senza ombra di dubbio che l'altissima mortalità dei soldati era dovuta all'assenza di assistenza e delle fondamentali norme igienico sanitarie Fa tutto questo contrapponendosi anche a medici militari che non accettano le sue idee e non vogliono essere scavalcati da quella che considerano un'arrogante intrusa.

In patria è il Times a raccontare le sue gesta e a renderla famosa.

Diventa “La Signora della Lampada”, l'angelo che veglia anche di notte sui malati.

Delle 38 infermiere partite insieme a Florence, solo 12 si salvano.

Nel 1855 torna a Londra e inizia un'altra sua lotta.

Chiede ad una commissione di indagare sull'assistenza medica militare.

Nel frattempo un comitato del quale è presidente il Duca di Cambridge inizia ad occuparsi di raccogliere soldi per un “Fondo Nightingale” e tramite una sua amica, nota giornalista e scrittrice si batte per ottenere una riforma della sanità militare.

Attraverso modelli matematici, Nightingale crea un grafico definito “dei cunei” con il quale dimostra la validità delle sue idee.

Il suo è un capolavoro di rappresentazione statistica e prova scientificamente le sue teorie che se applicate anche ai civili ne ridurranno la mortalità in modo considerevole.

La particolarità dei grafici di Florence è che oltre alla descrizione di una situazione, forniscono al loro interno anche la soluzione al problema.

Per quanto appaia indistruttibile Florence è umana e si ammala di brucellosi, si riprende ma porta con sé i segni della malattia. Questo non basta a fermarla.

Ha un ruolo fondamentale nella costituzione della Royal Commission on the Health of the Army (invitata dalla regina in persona) presieduta dall' amico Herbert.

In quanto donna non può farne parte, ma ne redige il rapporto finale ed è fondamentale anche nell'attuazione delle indicazioni sulle quali si basa poi la costruzione dei successivi ospedali militari.

Nel 1860 realizza il suo sogno e fonda la Training School of Nursey.

Accetta solamente 15 candidate, sceglie le migliori e finalmente ottiene che venga riconosciuta una professione diversa da quella medica, anche se ancora non retribuita.

Nello stesso anno pubblica 136 pagine dal titolo Notes on Nursing, ancora oggi il “piccolo libricino” è considerato un'introduzione alla professione infermieristica.

Nel 1869 fonda il Woman's Medical College di New York.

Nel 1872 viene creata la Croce Rossa Internazionale.

A fondarla è Henry Dunant che afferma averlo fatto ispirandosi proprio a Florence Nightingale.

Nel 1883 è la stessa regina Vittoria a conferirle la Croce Rossa Reale.

Il 13 agosto 1910 Florence Nightingale muore nel suo letto durante il sonno.

 

Articolo a cura di Viviana Donadello

 

 

 

 

 

 

 

 

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