Venerdì, 04 Febbraio 2022 10:46

Storia di Chiara: “L’amore di mia madre”

“Vuoi un pezzetto di carne? Dai, prendi”. Risuona, come allora da quel letto d'ospedale, la voce di mia madre che, solerte, mi offre una parte del suo pranzo. Un gesto d'amore. Sì, amore puro. Tanto, troppo si ciancia di cosa sia l'amore; tante le persone che, dopo un tratto, anche lungo, di vita percorsa insieme, ridiventano estranee: senza rendersi conto che lo diventano anche a se stesse poiché i momenti, i mesi, gli anni insieme, apparentemente e volutamente cancellati con un colpo di spugna, hanno contribuito a farci diventare ciò che siamo ora. Non importa l'età. Strana faccenda l'amore, soprattutto quando lo si rende complesso, arzigogolato, paradossale o, peggio ancora, un intreccio di compromessi; quando si passa dal “Non riesco a pensare alla mia vita senza di te” a quel silenzio inossidabile dell'assenza, in qualsiasi modalità. Che fa male, eccome fa male. Non amo i paragoni e scelgo sempre di non farne. In questo momento me ne concedo uno, sorto dall'osservazione di quel piccolo essere, un cagnolino, che da poco ho fatto entrare nella mia vita. Ebbene, dopo pochi minuti dal suo arrivo, già mi esprimeva il piacere di essere qui e di starmi vicino. Ah, dimenticavo il paragone, il confronto, forse opinabile, forse discutibile: quello tra la semplicità bella ed appagante di una bestiolina e, a volte, la complessità frustrante dei rapporti amorosi. Di quello che si presupponeva essere amore. Amore puro. Rivedo, come mi fosse accanto, la donna che mi mise al mondo e che mi amò tantissimo. Come le fu possibile, come riuscì. Nel labirinto della sua sofferenza. Una certezza si rende nitida, trasparente come il cristallo, risentendo la sua voce che mi chiedeva “Vuoi un pezzetto di carne?”

Una famosa scrittrice, di cui non ricordo il nome, fece un'affermazione che mi piace particolarmente. Disse che la più bella frase d'amore è “Hai mangiato?” Risento allora le parole di mia madre. Amore. Amore puro. Senza alcun orpello di sorta.

 

Racconto a cura di Daniela Minozzi

 

STORIA DI CHIARA: “NON RIUSCIVO AD ALZARMI DAL LETTO”

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