Le patologie autoimmuni e la alopecia di Jada Pinkett

Leggo ancora in giro, tra i post social, discussioni circa la alopecia della partner di Willy Smith: definito come un qualsiasi problema di "disfunzione ormonale "comunissimo".
Dunque come un qualcosa di cui la medesima, con Smith, avrebbero potuto ridere senza ripiegarsi in atteggiamento vittimistico.
Premetto che non mi interessa qui parlare, spostando l'attenzione, sulla reazione violenta di Willy Smith, che comunque non condivido e condanno.
Premetto che il comico Chris Rock su quel palco internazionale degli Oscar si è comportato da "bullo" con violenza volgare inaudita, se a conoscenza della malattia della signora. Una patologia peraltro mai nascosta dalla medesima, quindi ben conoscibile.
O quantomeno il bullo ha dimostrato grande indelicatezza e scarso senso del rispetto altrui, attuando un body shaming che non condivido, anche se fosse stato inconsapevole della patologia di cui Jada soffre.
Ciò che mi interessa qui chiarire è che la alopecia di Jada è causata da una patologia cronica autoimmune.
E ciò che, ancora di più, mi preme chiarire è che le patologie autoimmuni non sono una qualsiasi più o meno comune "disfunzione ormonale". Un po' come quando ti dicono che sei "in quei giorni"!
Nelle patologie autoimmuni gli anticorpi anziché attaccare virus e batteri attaccano e progressivamente distruggono attraverso gravi infiammazioni ricorrenti i tuoi organi, partendo da uno ma ben presto estendendosi agli altri: colon, fegato, pancreas, cervello, reni, cuore, occhi, pelle ecc.
È una malattia da cui non si guarisce, mai. Non per adesso almeno.
È una patologia che ti porti per tutta la vita condizionandola gravemente, specie quando è particolarmente aggressiva.
Provoca grave stanchezza, anemia cronica, dolori, riacutizzazioni più o meno frequenti, a seconda dei casi, e non raramente invalidità permanente.
È una patologia mortale.
Un tumore perenne, che non passa mai.
Impone una continua ingestione di pillole (anche nove al giorno) tra cui il cortisone a dosi altissime per mesi. A volte ripetuto per anni.
Un continuo subire analisi, ecografie, colonscopie, visite varie, infusioni e ricoveri: molti programmati ma tanti altri improvvisi e devastanti per i rischi, per la tua vita, per la quotidianità mai sicura e mai programmabile.
Non sempre le cure funzionano. Così è una corsa contro il tempo a trovarne altre, che magari funzioneranno per un po', qualche anno. Se sei fortunata un po' di più...sperando che la scienza nel frattempo faccia altri progressi e arrivino a compimento farmaci sperimentali. Fino a che ti ritrovi a contare alla rovescia perché, dopo averne già fallite tre o quattro, non e' che ne rimangano più tante. Così esulti quando leggi la notizia che a febbraio scorso un nuovo biologico è stato approvato dall'EMA. Sperando che funzioni...
Spesso è una patologia - o più di una, tante quanti sono gli organi progressivamente coinvolti - che ti preclude una vita normale e persino l'andare al mare e lo stare sotto il sole, se non per brevissimo tempo e riparata.
Se non curata diventa ben presto mortale...e talvolta lo è anche se curata, perché gli stessi farmaci che la tengono in qualche modo a bada poi possono provocare leucemia e melanomi, esposizione a virus e batteri di ogni tipo, a causa degli immunosoppressori assunti...con rischio di dover anche affrontare delle pericolose sepsi.
Alcune patologie autoimmuni provocano una scoagulazione (forse all'origine anche della alopecia della partner di Willy Smith) che causa anche emorragie e trombosi. Condizioni mortali che si verificano anche a giovanissima età.
Spesso chi soffre di queste patologie è magrissima e con un fard, un bel vestito e trucco si riesce ben a nascondere la sofferenza, specie se la natura ti ha dotato di bei lineamenti. Salvo poi però essere etichettata per una un po' viziata, a cui piace dormire tanto o considerata un po' scontrosa, umorale o perché non sempre disposta a ridere dei tuoi limiti.
Oppure puoi apparire grassa, in realtà gonfia: perché quando si assumono per mesi alte dosi di cortisone questo è l'effetto!
Oppure puoi alternare gonfiore a magrezza, facendo pensare a problemi di bulimia.
Ora se pensate ancora, dopo tutto quanto detto sopra, che la alopecia di Jada sia qualcosa di poco rilevante, una specie di malattia immaginaria alla Molière, di cui poter far ridere una platea....beh vuol dire che avete un grosso, grossissimo problema di empatia e umanità.
Vuol dire che il bullismo, specie quello agito su chi soffre, è il vostro forte, anche se a parole condannate il body shaming femminile e vi indignate se vi dicono che "siete in quei giorni" ma poi condannate Jada per non essere stata "al gioco".
Oppure il problema è nel pregiudizio sul fatto che Jada sia ricca, americana, bella nonostante tutto e appartenga al mondo ovattato hollywoodiano dei vip?
Solo i poveri meritano empatia?
 
 
Articolo a cura dell'Avv. Michela Nacca
 
 
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