Pamela: "La mia Battaglia per la Vita"

Lei è Pamela Tarquini, una bella ragazza e una giovane mamma di 43 anni. Famiglia regolare, vita regolare e un sorriso capace di scaldare un’intera stanza. Dietro quel sorriso, però, si nasconde il segreto di una “guerriera”, alla quale quella vita felice e regolare ha riservato in realtà delle prove ardue da affrontare.

Ho incontrato Pamela a casa sua, in un piccolo comune abruzzese, San Benedetto dei Marsi (AQ).

 

Pamela ci vuoi raccontare cosa è successo nel mese di ottobre del 2018?

Si, certo. Nel mese di ottobre del 2018 mi è crollato il mondo addosso, perché durante un normale controllo di routine, anzi, dopo vari accertamenti, perché i medici non riuscivano a capire cosa avessi, è arrivata una notizia che mi ha sconvolto l’esistenza. Avevo un cancro al seno. Quella parola che nessuno mai vorrebbe sentirsi dire nella vita, ora faceva parte della mia. Prima della diagnosi ho effettuato diverse analisi, risonanze, si vedeva che qualcosa non andava, ma non era ben chiaro cosa. Devo ringraziare il Dr. Valter Resta dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, che ha deciso di andare a fondo al problema. E così facendo mi ha salvato la vita. Ho subito due operazioni, supportata dalla mia splendida famiglia e dai medici della Brest Unit dell’Ospedale San Salvatore, che per me non solo sono stati dei grandi professionisti, ma anche persone meravigliose, non mi hanno lasciata sola nemmeno un attimo. Mi hanno insegnato a combattere, anche quando dopo l’operazione ho dovuto iniziare la chemioterapia. Era il 28 dicembre 2018, tre giorni dopo Natale. E’ stato un percorso difficile. Sono cambiata. Quando si affrontano determinate sofferenze il tuo corpo e la tua anima diventano altro, non sei più quella di prima, i tuoi capelli cadono, non ti riconosci più, non ti senti neanche donna. Ti vedi diversa, ma questo non ti interessa perché hai una battaglia da vincere, la battaglia per la vita. Oggi sono qui a raccontarla.

 

Come è cambiata la tua vita dopo la malattia?

La Pamela di prima non esiste più. La Pamela di oggi vede tutto con occhi diversi, perché chi vive questa esperienza e ha la fortuna di uscirne viva è un'altra persona. Inizi a vivere ogni attimo della tua vita con un'intensità unica, vuoi goderne appieno ogni momento e non vuoi lasciare nulla al caso. Il cancro ti cambia la vita.

 

Come vivi il tuo presente?

Ho ripreso tutte le attività, faccio tutto quello che facevo prima, anche meglio. Ovviamente con un’altra consapevolezza. Mi sottopongo a controlli e quando si avvicina la data mi rendo conto che, anche se mi sento bene, quel senso di paura è sempre in agguato. Ma non fa nulla, questa è la vita ed è comunque meravigliosa. Io e te lo sappiamo Lucia.

 

Si, lo sappiamo.

Cosa chiedi a te stessa?

Chiedo di avere la forza di andare avanti sempre, nonostante le sofferenze. Chiedo di avere la serenità per me e per i miei cari ed il coraggio di affrontare tutte le battaglie che la vita mi pone davanti.

 

E cosa chiedi agli altri?

Questa domanda è bellissima, perché la malattia mi ha fatto riscoprire anche tanti rapporti con persone che avevo perso di vista e mi ha regalato nuove amiche. E’ per questo che intendo rispondere a questo quesito chiedendo alle persone due cose che per me sono importantissime, alla base di ogni rapporto, la sincerità ed il rispetto. Quest’ultimo lo pretendo.

 

Per finire, ci puoi dire quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Vorrei semplicemente continuare la mia vita così come la sto vivendo adesso. Ho solo un desiderio, quello di diventare nonna. Me lo auguro con tutto il cuore, perché voglio accompagnare i miei bambini, Vincenzo e Francesca, in tutti i percorsi della loro vita. Ovviamente, prima di diventare nonna, voglio andare alla festa di 18 anni dei miei figli, alla loro laurea, festeggiare ed emozionarmi il giorno del loro matrimonio o della loro convivenza.

Io voglio Vivere.

 

Grazie Pamela.

Grazie a te Lucia.

 

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

 

 

 

 

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