Io sono un Eroe

Ogni mattina le sfide sono in agguato. Svegliarsi, lavarsi, fare colazione, vestirsi, indossare il grembiule, zaino in spalla e via..! Uffa! Che noia tutti i giorni la stessa cosa! La parte divertente della giornata? Il pomeriggio in bici con gli amici. Che meraviglia il sole caldo, il cielo azzurro, le risate, le smorfie sceme di quell'antipatico di mio fratello, la mia stanza, il dolce appena sfornato dalla mamma e la corsa tra le braccia di papà quando mentre si fa sera rientra dal lavoro. Poi un giorno le mie cellule si ammalano. Così mi ha spiegato mamma. “Hanno bisogno di cure” - mi ha detto papà – “dobbiamo andare in ospedale”. Mi abbracciano. Piango tanto, tentano di calmarmi però non mi tranquillizzo.

E così da giorni ormai mi ritrovo in questa stanza. Non lo dico a nessuno, ma il profumo di casa mi manca. Mi mancano le scarpe puzzolenti di mio fratello, i compagni di classe, il panino con la mortadella del salumiere Gianluca e quasi quasi anche i compiti. Proprio quelli di matematica che odio tanto. Qui è freddo, grigio e mi fa paura. Entrano delle persone con i camici bianchi: mi misurano la temperatura, mi visitano, mi bucano il braccino con l'ago, mi portano in stanze gelide con dentro strani macchinari e luci strampalate, sembrano gli strumenti dei supereroi. Ma di supereroi nemmeno l'ombra.

Quando spengono la luce grande ho paura, mi nascondo sotto le lenzuola rigide e fredde, e provo a fantasticare. Poi una sera una strana vocina disturba le mie fantasie e i miei pensieri. Sogno o sono sveglio? Mamma sulla poltrona non si accorge di nulla. Io continuo a sentire una voce provenire da sotto il mio letto. Cosa faccio? Chiamo la mamma? Ho il terrore... tremo. Mi fermo e trovo il coraggio di affacciarmi sotto al letto. E cosa vedo? Un'elfa? Ma gli elfi non esistono!!

Invece sì. Ed è qui sotto il mio letto d'ospedale I miei occhi incrociano i suoi, la paura svanisce. Respiro profondamente e stranamente mi sento sereno, assorto dalla magia di parlare con una strana e piccola creatura dalle orecchie a punta, i capelli rossi e gli occhi vivaci. “Grazie - mi sussurra - il tuo coraggio mi ha liberata dall'incantesimo. Sei un vero eroe. Ecco prendi questo dono è lo scrigno del Potere dei Poteri! Ci vuole un potere speciale per conquistarlo e diventare invincibile. Solo chi conosce il segreto dell'energia più bella può possederlo. Tu riuscirai a impossessartene ne sono certa. Addio piccolo grande eroe”.

Il tempo di alzare lo sguardo e l'elfa non c'era più. Mi ritrovo una scatola di legno tra le mani, sembra un forziere dei pirati solo più piccolo e brillantinoso.

Quale sarà il potere speciale? Solo i miei supereroi preferiti potrebbero aiutarmi: loro sì che sono eroi. Loro hanno il potere speciale di cui parlava l'elfa.

Quella notte era magica. Tutto ciò che fantasticavo diventava reale. E quando pensai a Batman …. eccolo apparire ai piedi del mio letto. Alto, muscoloso, tenebroso, mantello nero e voce profonda. Senza esitazione chiedo: “Batman sei qui, solo tu mi puoi aiutare! Tu hai il Potere dei Poteri!”

Il cavaliere oscuro mi rispose: “Certo che ti aiuterò. Ma non sono sicuro di avere il potere di cui parli”.

Infatti provò ad aprire il bauletto magico, senza riuscirci.

“Userò il bat-segnale per avvisare Spiderman. Forse lui con le sue ragnatele potrà schiudere lo scrigno!”

Poco dopo ecco apparire Spiderman. Atletico, veloce. Lanciando ragnatele in tutta la stanza arriva al volo e mi guarda a testa in giù mentre penzola dal soffitto. “Ci penso io piccolo!”

Nonostante i tentavi anche Spidermen fallisce la missione. I due super eroi chiacchierano tra di loro, cercano di capire cosa possa essere il Potere dei poteri di cui non sono dotati.

“Ragazzi, adesso tocca a me fare un tentativo”, esclama Wonder Woman. La principessa delle Amazzoni, la donna più potente del mondo che controlla la sua intensa forza attraverso i suoi bracciali d’ argento, si cimenta nell’impresa. “Non è la forza fisica che consente l’apertura di questo scrigno - spiega con fermezza - ne sono certa”.

Allora!! Chi potrà mai avere il Potere dei Poteri se non gli uomini e la donna più coraggiosi e forti dell’universo.

Penso…. e arriva. Si materializza davanti a me un pompiere giovane e sorridente con la divisa grigia e gialla. Mi guarda dritto negli occhi e inizia a parlare: “Tu conosci la storia dei supereroi vero? - mi chiede con gentilezza -Allora dimmi quale è il super potere che non hanno? Pensa alla loro vita...e capirai. Il Potere dei Poteri è qualcosa che nasce da dentro ed esplode sul viso”.

Continuavo a riflettere osservando le loro “divise”, ai loro talenti speciali, mi soffermo sul loro viso.

Ho capito!! Non sorridono abbastanza, sono sempre preoccupati a nascondere la loro doppia vita! Non hanno il potere del sorriso!

Batman, Spiderman, Wonder Women e il mio amico pompiere mi guardano e sorridono.

Batman mi dice “Prova ad aprire tu lo scrigno. I bambini hanno il potere straordinario di trasformare tutto ciò che osservano in incanto”.

Io un supereroe? Io?

"Tu sei molto coraggioso. Non lo dimenticare mai. Stai combattendo una sfida importante". Aggiunge Spiderman.

Mi convincono. Per magia lo scrigno si apre e il Potere dei Potere diventa la mia forza più grande. Sorrido e mi sento più forte.

Il sorriso è un’arma potente veramente! Ed io so sorridere. E' meraviglioso!

I miei supereroi mi abbracciano forte e mi ringraziano per aver insegnato loro quanto sia portentoso il potere del sorriso e la capacità di accettare le sfide che la vita ci riserva. Ora sono un eroe tra gli eroi!

L' emozione e la stanchezza mi conducono verso un sonno profondo. Mi sveglio quando è giorno. Allora ho sognato. Era solo un sogno! Però che bel sogno!

Mamma mi dà un bacio. E’ strano ma mi sento forte e coraggioso. Pronto per affrontare la mia nuova giornata in ospedale. Arriva il dottore con il camice bianco e gli infermieri, mi invitano ad andare al piano di sopra. Lì ci sarà un altro dottore che dovrà vedere come stanno le mie cellule. Sono pronto. Sono un supereroe io!

La mattina passa veloce. I miei amici mi mandano messaggi e baci. Nel pomeriggio i clown di corsia mi distraggono, mi leggono storie e giocano con me.

Tutto normale insomma. Se normale si può dire. Dopo qualche giorno, il dottore che passa per il solito controllo mi guarda e mi sorride: “Ho una bella notizia: La cura funziona!”

“Evviva! – esclamo - Le mie cellule stanno guarendo! Avevano ragione i supereroi!

Il Potere dei Poteri è sapere sorridere sempre! Ed io voglio regalarne tanti, perché io sono un eroe!

 

Racconto a cura di Genny Pasquino

 

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