Giovedì, 23 Settembre 2021 10:15

Bebe Vio: “Se sembra impossibile, allora si può fare”

Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, nota come Bebe Vio, nasce a Venezia il 4 marzo 1997, seconda di tre fratelli. Cresce a Mogliano Veneto e pratica scherma fin dai cinque anni e mezzo.

Quando aveva undici anni, nel 2008, è colpita da una meningite fulminante che le causa un’estesa infezione. Avambracci e gambe vanno in necrosi ed è necessaria l’amputazione.

Bebe dopo alcuni mesi di ospedale riprende la scuola e comincia la riabilitazione motoria e la fisioterapia. Dopo circa un anno, grazie a una particolare protesi progettata per mantenere il fioretto, riprende la scherma, anche a livello agonistico.

Bebe è molto attiva anche nel sociale e spende la sua immagine come testimonial a sostegno di varie campagne per lo sport paraolimpico o per la vaccinazione contro la meningite. Nel 2009 la sua famiglia fonda una onlus per l’integrazione sociale attraverso lo sport dei bambini con amputazioni.

La sua prima gara ufficiale risale al maggio 2010, a Bologna. L’anno dopo è campionessa italiana under-20 e nel 2012 e 2013 è campionessa italiana assoluta.

Vince alcune gare in Coppa del Mondo, nel giugno 2014 ai campionati continentali di Strasburgo conquista il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria B individuale e a squadre e poi a settembre quello mondiale under-17 al campionato mondiale paralimpico di scherma di Varsavia. Nel mese di ottobre le viene assegnato l’Italian Paralympic Award, un premio del Comitato Italiano Paralimpico assegnato ai migliori atleti italiani paralimpici.

Nel settembre 2015 in Ungheria diventa campionessa mondiale paralimpica del fioretto individuale e poi vince il bronzo nella prova a squadre. Nel maggio 2016 è oro nel fioretto individuale e argento in quello a squadre ai Campionati Europei di Casale Monferrato.

Ai XV Giochi paralimpici di Rio de Janeiro del 2016 vince la medaglia d'oro nella prova individuale e poi bronzo nella prova a squadre.

Nel novembre 2017 è di nuovo campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale e l’anno dopo è campionessa europea per la terza volta consecutiva.

Il 28 agosto 2021 conquista il podio alle Paralimpiadi di Tokyo e il giorno dopo si laurea vicecampionessa olimpica nella prova a squadre. Dedica la medaglia d’oro, in lacrime, al suo ortopedico e a tutto lo staff perché, rivela, ha rischiato seriamente di non partecipare alla gara olimpica. Racconta di essersi operata lo scorso aprile e poi di aver avuto un’infezione da stafilococco che, secondo la prima diagnosi, avrebbe reso necessaria l’amputazione di un braccio. Invece i medici l’hanno salvata e l’hanno aiutata a continuare a vincere.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Query Database