Il piccolo Adam aveva paura oggi. Non riusciva più a guardare il sole come prima. La sua luce lo accecava ed i suoi occhi si stringevano così forte che vedeva tutto nero. Un nero violento, fatto di mostri e di rabbia. Fatto di parole taglienti che feriscono come lame di fuoco affilate. Non vedeva la luce da molto tempo Adam. La sua prigione era lì a pochi passi da lui, la sua prigione si chiamava casa. 

Testo e immagine di Josephine Pupo