Le ferite dell'anima

“Ognuno di noi ha la facoltà di decidere tante cose,

la possibilità di godere di altre,

la responsabilità di non lasciarsi sopraffare da quelle che fanno male” (I pensieri di Mya)

 

Mi sono sentita spesso dire “Tu sei stata fortunata”.

Chi lo afferma ha ragione.

Quando mio marito mi sbatteva a terra e i miei piedi si tagliavano sopra i vetri dei quadretti che aveva rotto con i pugni, quando mi urlava “Tu per me non sei mai stata né una donna né una moglie”, non mi sentivo fortunata, non lo ero in quel preciso istante.

Quello che mi ha reso fortunata, quello che ogni giorno mi fa sentire grata è come sono andate le cose dopo.

Io non ho in tasca la verità assoluta delle cose, né conosco la formula magica capace di far sparire tutti i problemi.

Io sono soltanto una piccola persona in mezzo a tante, alla quale è capitato di subire comportamenti mirati ad annientarmi.

Nella mia vita avrei voluto conoscere un uomo buono, avere con lui una famiglia e un'esistenza tranquilla, ma si sa che le cose non vanno sempre come si vorrebbe. 

Ho sbattuto invece contro pugni, parolacce e tradimenti.

Non ho deciso io chi incontrare, è stato uno di quegli avvenimenti che non possiamo controllare.

Mi sono lasciata travolgere, ammaliare, conquistare da quella che credevo essere la persona per me.

“Come hai fatto a non accorgertene?”

“Perché sei rimasta per così tanto tempo?”

“Perché non hai chiesto aiuto prima?”

Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posta per anni.

La risposta?!

Non mi sentivo di fare altro, non ero pronta per decisioni diverse.

Anche per uscire dalle brutte situazioni ci vuole il momento giusto.

Ognuno ha la sua storia, il suo vissuto, il suo modo di affrontare ciò che è chiamato a vivere.

Di ciascuno però, è la responsabilità di non lasciarsi sopraffare dalle cose che fanno male.

 

“La vita non è garanzia di felicità, ma una serie di opportunità per coglierla” (I pensieri di Mya)

 

Racconto a cura di Viviana Donadello

 

 

 

 

 

 

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