Mercoledì, 23 Febbraio 2022 09:47

Silvia Colasanti: “Sta a noi donne credere in noi stesse”

Silvia Colasanti nasce a Roma nel 1975 e si diploma in pianoforte e in composizione al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove studia storia ed estetica della musica. Si perfeziona presso l’Accademia Musicale Chigiana e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e riceve dal Presidente della Repubblica il prestigioso Premio “Goffredo Petrassi” quale miglior diplomata in composizione.

Frequenta masterclass di composizione e viene selezionata per l’atelier de composition, tenuto al Centre Acanthes di Metz, in Francia.

È premiata in numerosi concorsi nazionali e internazionali, e nell’agosto del 2007 è artista in residence per la Civitella Ranieri Foundation di New York. Nello stesso anno viene selezionata insieme al Quartetto di Cremona per il Progetto Musica 2007 della Fondazione Spinola-Banna per l’Arte.

Nel 2013 vince lo European Composer Award di Berlino, diventa membro del Comitato d’Onore Internazionale Viva Toscanini, della Società del Kalevala e viene nominata dal Presidente della Repubblica Napolitano Cavaliere della Repubblica, mentre nel 2017 il Presidente della Repubblica Mattarella le conferisce il riconoscimento di Ufficiale della Repubblica.

Le sue composizioni sono regolarmente eseguite nelle principali istituzioni musicali italiane e straniere e pubblicate da Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.

Silvia Colasanti oggi è la compositrice in residenza dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Il rapporto tra l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Silvia Colasanti dura da due Stagioni.

Queste le parole della compositrice: “Con la Verdi ho un legame profondissimo che viene da lontano. È un’orchestra che amo perché sento che tutti, dalla direzione artistica, alla presidenza, ai musicisti sono coinvolti culturalmente, emotivamente e umanamente in un progetto e questo, per me, è il senso del fare musica, quello che tutte le istituzioni musicali dovrebbero fare. Vivo la committenza come un grande stimolo all’arte e alla creatività. Quando un’istituzione ti offre la possibilità di avere un rapporto continuativo non solo con i professori d’orchestra, ma anche col pubblico, ti sta dando una grande opportunità di crescita artistica e umana perché il compositore vive della condivisione con altre figure: con gli interpreti (in questo caso orchestra e direttore), con il pubblico – perché l’arte è una forma di comunicazione, la più alta, – e con la committenza, quindi con chi prende parte e condivide con te un progetto culturale e umano.”

Silvia Colasanti è la prima donna in Italia ad avere spezzato il monopolio maschile del settore “che è colpa di un retaggio culturale”, afferma la compositrice, “il sessismo non c’entra”.

“Sta a noi donne credere in noi stesse” Silvia Colasanti

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

 

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