Joseline, la donna che ha salvato le spose bambine e favorito la messa al bando dei matrimoni forzati

Joseline Esteffanía Velásquez Morales è una femminista, attivista, nel 2018 risultata tra le cento donne più influenti dell’anno nella classifica della BBC. È una giovane che ha sfidato la tradizione dei matrimoni forzati delle bambine in Guatemala, il suo Paese.

Cresce in un quartiere di Ciudad de Guatemala e sin da bambina si accorge che alcune amiche a un certo punto sparivano. E poi, a volte, riapparivano a distanza di tempo con un figlio e una famiglia. Bambine che tutt’a un tratto sparivano da scuola, smettevano di giocare e di sognare. Da qui nasce il suo interesse per la questione dei matrimoni forzati, che servivano a difendere l’onore della famiglia.

Già dai dodici anni comincia a partecipare a corsi organizzati da alcune Ong per conoscere i suoi diritti. La sua intenzione è di rivendicarli e pretenderne la tutela statale e governativa.

Joseline riceve una buona istruzione e grazie ai sacrifici dei suoi genitori riesce a laurearsi in giornalismo. Da quel momento decide di dedicarsi completamente alla lotta contro le diseguaglianze di genere, i matrimoni precoci e le gravidanze delle adolescenti.

Nella sua terra è ormai diventata un punto di riferimento per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, delle ragazze e delle bambine. Cerca con ogni mezzo e risorsa di tutelare le bambine, favorisce l’istruzione e sensibilizza le ragazze sui loro diritti. Tenta di far capire loro che possono avere un destino diverso da quello dettato da alcune norme tradizionali, ancora radicate e legittimate da forze politiche patriarcali e conservatrici, che le vogliono relegate al lavoro di cura della famiglia e dei figli. Prospetta loro la possibilità di istruirsi e tentare così di avere un percorso autonomo di vita.  

Joseline lavora come coordinatrice delle politiche nazionali attraverso la Ong GOJoven Guatemala Association, tramite la quale sta lottando per innestare un cambiamento radicale nelle politiche nazionali. Lei e i suoi collaboratori hanno parlato fino ad oggi con oltre 13mila giovani donne offrendo corsi di formazione sulla salute sessuale e riproduttiva e sono riusciti a farsi ascoltare dalla classe politica, raggiungendo un grande successo a livello legislativo nel quadro di una riforma del 2017: la modifica al Codice civile del Guatemala che innalza l’età matrimoniale ai diciott’anni.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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