Martedì, 09 Marzo 2021 08:58

''Effetto Matilda"

La scelta di questa ulteriore narrazione, inerente a donne del passato di cui, spesso, non si conosce nemmeno il nome e che hanno vissuto la loro vita concretizzando, nello studio e in un operato conseguente alle loro competenze, spesso faticosamente acquisite, ricadrà oggi su una persona che intraprese un percorso nel campo del sapere scientifico.

Le donne e la scienza. Le donne apportatrici di notevoli contributi in campo scientifico. Personalmente ho nutrito, da sempre, un vivo interesse nei confronti delle discipline scientifiche, dalla geografia alla biologia, senza citare altre branche e, da ragazza che frequentò la Facoltà di Agraria, negli anni 80, constatai l'esigua presenza femminile e mi resi conto, informandomi e come attenta osservatrice della realtà che, anche allora, "ancora allora" vigeva una sorta di pregiudizio per cui le tematiche scientifiche poco erano adatte ad una donna. Pensate a come poteva essere la situazione un secolo, due secoli addietro quando l'accesso agli studi universitari, in genere, non era certo agevole al mondo femminile. In corso di scrittura mi è balenata alla mente un'idea a cui intendo dare voce: di mutare la narrazione estendendola ad un importante fenomeno culturale denominato “Effetto Matilda”, di cui avevo intuito l'esistenza ma che non conoscevo; e che, documentandomi, voglio ora condividere.

Di cosa si tratta? Di un esteso fenomeno per cui, il lavoro di ricerca di una studiosa, viene tutto, o in parte, attribuito ad un uomo: prevalentemente, appunto, in campo scientifico. Matilda Joslyn fu un'attivista statunitense, vissuta nel diciannovesimo secolo, che lottò anche per il suffragio femminile; la storica della scienza Margaret Rossiter, che appunto utilizzò il suo nome per il suo studio accurato, fece questo: analizzò più di 1.000 articoli pubblicati nel periodo 1991-2005, le cui autrici sono donne, per riscontrare che, agli albori del terzo millennio, è ancora presente una delegittimazione degli apporti femminili al sapere scientifico. Una vera e propria minimizzazione, a favore di colleghi uomini, dei considerevoli contributi alla scienza di tante studiose. Pensate a cosa può essere successo nei decenni precedenti? La realtà, invece, quella autentica e veritiera, ci racconta e ci testimonia che, nel campo scientifico, le donne hanno operato tantissimo. E i giusti riconoscimenti vanno alla nostra grande forza. Al nostro, indefinibile, coraggio.

 

Articolo a cura di Daniela Minozzi

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