Giovedì, 04 Marzo 2021 11:44

Nawab Sultan Jahan Begum: una delle ''madri'' del femminismo indiano

Sultan Jahan fu begum di Bhopal dal 1901 al 1926.

Begum è un titolo dato ai membri femminili della famiglia di un Baig o Beg, un alto ufficiale. Il termine deriva dalla parola del turco antico Beg, e significa appunto membro femminile della famiglia di un Beg.

Sultan Jahan è la primogenita e unica figlia sopravvissuta della begum Shah Jahan e del marito. Con l’ascesa della madre al trono seguita alla morte della nonna, fu proclamata principessa ereditaria di Bhopal nel 1968.

Nel 1901 muore la madre e diviene behum-nawab di Bhopal. Anche lei, come le sue predecessore, fu una grande riformatrice. Si interessa particolarmente dell’educazione del suo popolo e nel 1918 rende obbligatoria l’istruzione nella scuola primaria, fa costruire molte scuole e istituti tecnici, aumenta notevolmente il numero di insegnanti qualificati e si concentra in particolare sull’educazione femminile. Si occupa, inoltre, della sanità pubblica, promuove la diffusione di vaccini e migliora i rifornimenti d’acqua per aumentare l’igiene.

Le sue riforme coinvolgono la tassazione, la polizia, l’esercito, la giustizia, le carceri e sostiene l’agricoltura con sistemi innovativi e opere pubbliche. Nel 1922 fonda un consiglio legislativo di Stato e inaugura le prime elezioni aperte per le città del regno.

In più, scrive diverse opere sul valore dell'educazione, sulla salute e su altri argomenti di interesse pubblico.

Nel 1920 fonda l'Aligarh Muslim University e ne ricopre la carica di cancelliere fino alla sua morte. Fino a oggi è l’unica donna ad aver ricoperto questo ruolo.

Dopo 25 anni di regno abdica a favore dell’unico figlio sopravvissuto, Hamidullah Khan, suo secondogenito.

Muore a Bhopal nel 1930 all’età di 71 anni.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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