Elsa Morante, una vita avvolta nelle parole

Elsa Morante nasce a Roma il 18 agosto 1912. Cresce nel quartiere popolare del Testaccio, la madre è una maestra elementare ebrea sposata ad Augusto Morante, istitutore in riformatorio, che riconosce alla nascita lei e i suoi tre fratelli in realtà figli di un amico di famiglia, Francesco Lo Monaco.

Elsa si avvicina alla scrittura e alla poesia già da bambina, e alla maturità decide di iscriversi alla Facoltà di Lettere. Va a vivere da sola e per mantenersi inizia a collaborare con varie riviste, dà lezioni private e fa traduzioni, tanto da non avere il tempo per studiare finché abbandona la facoltà.

Nel 1941 sposa Alberto Moravia, insieme al quale frequentò le maggiori personalità della sfera letteraria italiana, tra cui Pier Paolo Pasolini. Durante la guerra si spostarono in Ciociaria, a Fondi, un paesino a pochi chilometri dal mare, per poi ritornare a Roma nel 1944.

Intanto pubblica una raccolta di racconti, Il gioco segreto, e una fiaba per ragazzi scritta in epoca ginnasiale, Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina, con illustrazioni eseguite da lei stessa.

Dopo un viaggio in Francia e in Inghilterra esce il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, del 1948, che vincerà il Premo Viareggio e nel 1957, con L'isola di Arturo, sarà la prima donna a essere insignita del Premio Strega nel 1957.

Viaggia molto Elsa nella sua vita. Conoscerà l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina, il Messico, l’Andalusia, il Galles. Nel 1961 va in Brasile insieme a Moravia e l’anno dopo, in India, andrà con loro anche Pasolini.

Il 1962 sarà un anno difficile per lei: si separa definitivamente da Moravia e rimane scioccata dalla morte tragica dell'amico newyorkese Bill Morrow, conosciuto in un viaggio e a cui era molto legata, caduto nel vuoto da un grattacielo. Gli anni successivi furono ancora più drammatici, era ossessionata dall’idea di invecchiare e dalla morte del suo giovane amico e turbata dai pericoli che minacciano l’umanità.

Nel 1974 esce La storia, forse il suo romanzo più discusso, che ottenne un grande successo popolare ma che suscitò anche delle polemiche.

Nel 1976 inizia la stesura di Aracoeli, ma nel 1980 si rompe un femore e il suo lavoro rallenta. Subisce un intervento chirurgico, ma non potrà più camminare. Porterà a termine il romanzo, pubblicato nel 1982.

Trascorrerà i suoi ultimi anni di vita a letto. Nel 1983 tenta il suicidio, ma viene salvata e, dopo un altro intervento chirurgico, muore d’infarto il 25 novembre 1985.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

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