Martedì, 19 Gennaio 2021 10:24

Madre Teresa di Calcutta: ''Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi''

Madre Teresa di Calcutta, canonizzata da papa Francesco nel 2016 e ormai santa, è conosciuta in ogni parte del mondo.

Gonxha Bojaxhiu nasce a Skopje nel 1910 da genitori cattolici albanesi, e pertanto fin da piccola la sua educazione è rigidamente cattolica. Si sente attratta dalla vita religiosa e alla maturità decide di entrare in convento a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto le quali seguono i principi del santo spagnolo Ignazio di Loyola con i suoi Esercizi spirituali. Eseguendo la pratica, Gonxha capisce di «voler aiutare tutti gli uomini» e chiede di andare in missione.

Viene inviata in India a cominciare il noviziato, in una città ai piedi dell’Himalaya chiamata Darjeeling. Lì insegna alle bambine povere del posto e intanto continua lei stessa gli studi per conseguire il diploma da professoressa.

Nel 1931 prende i voti e diventa suor Teresa, in onore di Santa Teresa di Lisieux. Qualche anno dopo va a studiare nel Bengala, all’Istituto Calcutta, e nel conoscere la città si trova di fronte alla vera miseria. Gente che vive per strada, neonati nascono e muoiono e poi vengono gettati nei canali di scolo.

A trentasei anni suor Teresa avverte una chiamata mentre sta pregando, un invito a lasciare il convento per mischiarsi tra i poveri. Richiesto e ricevuto il permesso dalla Santa Sede di lasciare la clausura, dopo un anno indossa per la prima volta il suo sari bianco dai bordi azzurri, i colori di Maria, e sulla spalla un piccolo crocifisso nero.

Nel 1950 fonda la Congregazione delle Missionarie della Carità con l’autorizzazione di Pio XII e il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta continua.

Nel 1952 l’amministrazione comunale mette a sua disposizione uno spazio dove lei comincia ad accogliere gente di ogni tipo, vagabondi, trafficanti. In seguito, due anni dopo, apre il Centro di speranza e di vita per l’accoglienza di bambini abbandonati, quasi moribondi. Alcuni ce la fanno in tempo solo a essere battezzati, chi rimane in vita viene adottato, molti da famiglie straniere.

Negli anni Sessanta l’opera di Madre Teresa si estende in quasi tutte le diocesi presenti in India. Nel 1965 le sue religiose vanno in Venezuela, Bangladesh, e nel 1968 si apre una casa anche a Roma su invito di Paolo VI. Nel frattempo, l’opera si arricchisce di un ramo maschile: la Congregazione dei Frati missionari e, in seguito, nasce anche la Fraternità dei collaboratori laici delle Missionarie della Carità.

Madre Teresa, santa Teresa, muore a Calcutta all’età di 87 anni e sulla sua lapide si trova incisa una frase del Vangelo di Giovanni: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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