Domenica, 03 Gennaio 2021 14:22

Gratuito patrocinio: ''Un diritto a metà''

Il 27/05/2020 - La Giunta Regionale del Lazio approva il Protocollo d’Intesa con l'Ordine degli Avvocati di Roma e definisce le modalità di accesso al “Patrocinio legale” in favore delle donne vittime di violenza - senza limiti d’età e che non dispongono di un reddito sufficiente ad assicurarsi un’adeguata difesa - al fine di garantire loro l’assistenza legale anche in ambito civile. Con questo atto di Giunta, si sostengono le donne vittime di violenza o di atti persecutori residenti e/o domiciliate nel Lazio, in sede giudiziaria e nella fase immediatamente precedente all’avvio della stessa, ivi compreso l’eventuale ricorso a consulenza in ambito civilistico o tecnico di parte, contribuendo alle spese di assistenza legale. Da anni, l’associazione “Manden- diritti civili e legalità” si batte perché le donne possano usufruire di un sostegno legale in ambito civilistico anche quando si supera la soglia di reddito prevista (11.500,00), ovviamente sempre e solo nei casi in cui i ricorsi civilistici siano la conseguenza di vicende legate alla violenza di genere. La Presidente della Commissione Consiliare Pari Opportunità, Eleonora Mattia, si è impegnata a disciplinare i rapporti tra la Regione Lazio e l’Ordine degli Avvocati di Roma prevedendo l’istituzione del “Fondo per il Sostegno per il Patrocinio legale”, con un contributo regionale annuo di 50.000 euro.

Il 3 agosto 2020, l’associazione Manden e una delle avvocate, socia fondatrice (Avv. Antonella Palladino), hanno  presentato all’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania e al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno una “ Proposta per l’istituzione di un “Patrocinio a spese della Regione Campania”, in deroga ai limiti reddituali di cui al DPR 115/2002, in favore delle donne vittime di violenza di genere nei procedimenti civili, nella speranza che tale percorso possa essere Nazionale e non Regionale. Di seguito la proposta dell’associazione sopra menzionata.

“L’associazione “Manden diritti civili e legalità” si occupa, prevalentemente, di contrasto e prevenzione della violenza di genere.

Dalla sua costituzione, nell’anno 2016, ha affiancato centinaia di donne, vittime di violenza domestica, sessuale, piuttosto che di atti persecutori, mediante l’istituzione di gruppi di auto-mutuo-aiuto, l’assistenza attraverso le professioniste dell’associazione e il supporto nell’ambito dei procedimenti penali e civili, anche attraverso la costituzione di parte civile dell’associazione nei processi penali.

Orbene, l’esperienza maturata e l’analisi delle criticità che maggiormente si presentano, riconducono a un dato oggettivo e insuperabile: la concreta difficoltà, vissuta dalle donne vittime di violenza, molto spesso madri di figli vittime di violenza assistita, di dover affrontare i giudizi civili, comunque connessi alle violenze subite, senza poter beneficiare del patrocinio legale a spese dello Stato.

Invero, il c.d. “gratuito patrocinio”, è garantito alle donne vittime di violenza di genere, in deroga ai limiti di reddito, esclusivamente nell’ambito dei procedimenti penali.

Tanto, sulla scorta del comma 4 ter dell’art.  76 del DPR 115/2002, norma che riconosce tale possibilità testualmente alla “persona offesa dai reati di cui agli artt. 572, 583 bis, 609 bis, 609 quater, 609 octies e 612 bis c.p.”.

Da ciò discende che, in tutti i procedimenti civili, comunque da considerarsi afferenti e connessi a quello penale – come, a titolo esemplificativo, il giudizio civile di risarcimento del danno derivante da reato, il giudizio di separazione giudiziale dei coniugi, il giudizio avente ad oggetto l’affidamento dei figli minori, e tutti i giudizi di competenza del Tribunale per i Minorenni, aventi ad oggetto richieste di provvedimenti ablativi o comunque limitativi della responsabilità genitoriale (che seguono generalmente un percorso parallelo a quello del procedimento penale per maltrattamenti) – la donna vittima di violenza di genere, può accedere al patrocinio a spese dello Stato esclusivamente ove il suo reddito annuale non supera l’importo di € 11.500,00.

Ciò, ovviamente, rende la donna vittima di violenza di genere ancor più vulnerabile, atteso che il superamento di quel limite reddituale, non le consente un’adeguata difesa nei predetti giudizi civili, rendendo la sua posizione, rispetto a quella del maltrattante, ad esempio, molto più debole.

Il rafforzamento della tutela giudiziaria delle vittime di violenza di genere è un obiettivo, già delineato dalla Convenzione di Istanbul, che il nostro paese e la Regione Campania, deve assolutamente perseguire, garantendo, sia in sede penale che in sede civile, il patrocinio legale alle donne vittime.

A tal fine, l’Associazione Manden, proprio sulla scorta dell’esperienza maturata e delle criticità costantemente verificate, propone alla Regione Campania di sostenere le spese legali nei procedimenti civili, comunque connessi alla violenza, che vedono quali attrici o convenute, le donne vittime di violenza di genere.

Ovviamente, per accedere al beneficio, sarà necessario delineare dei requisiti, la cui sussistenza andrà verificata dall’Ordine degli Avvocati.

La Regione Lazio ha già approvato e reso operativo tale patrocinio legale a spese della Regione.

Infine, è bene evidenziare che l’Associazione Manden, promotrice dell’iniziativa, intende farsi parte diligente al fine di coinvolgere il maggior numero di Associazioni che si occupano del contrasto e della prevenzione della violenza di genere”.

 

Articolo a cura di Grazia Biondi, Presidente dell’Associazione Manden e Antonella Palladino, Avvocata dell’Associazione Manden                                    

 

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