Pubblicato il report della CEI circa gli abusi clericali su minori in Italia

 

La conferenza stampa di presentazione del Report CEI sugli abusi clericali su minori in Italia, presentata dal Cardinal Zuppi, ha evidenziato i seguenti dati:

613 sono attualmente i fascicoli depositati al Dicastero competente, la Congregazione per la Dottrina della Fede.

89 i casi registrati dai 30 Centri di Ascolto diocesani italiani nel periodo 2020-2021.

Di questi 89, 61 riguardano vittime nella fascia di età tra i 10 ed i 18 anni, 16 vittime sono over 18 anni e 12 under 10 anni.

Nel Report vengono indicati i corsi di formazione per prevenire gli abusi, specificando che nel 2021 sono stati effettuati 428 incontri formativi nelle 226 Diocesi italiane.

L'Osservatorio per il contrasto alla pedofilia ed alla pornografia minorile viene chiamato ad occuparsi di una indagine che, si specifica, dovrebbe trattare della pedofilia in tutta la società italiana e non solo nella Chiesa.

Riflessioni:

  1. Sono stati rilevati 89 casi nel biennio indicato.

Ma questi sono solo i casi segnalati, mentre sappiamo bene che le vittime ci mettono molti anni per trovare il coraggio e la fiducia di denunciare. Specie in Italia dove le leggi non aiutano le vittime, i tempi per la denuncia decadono troppo in fretta e la prescrizione è dietro l'angolo.

Il sommerso dunque fa intuire che sia certamente maggiore.

  1. Il biennio considerato inoltre è quello della Pandemia: quando chiese, oratori, scuole e associazioni sono rimaste CHIUSE.

A ben vedere dunque 89 casi segnalati non sono pochi: oltre 44 l'anno. E in un periodo in cui i contatti sociali sono stati fortemente limitati.

  1. Posto che la rete l'Abuso conta 164 condanne di preti pedofili in 22 anni (dal 2000), ossia meno di 9 l'anno, i nuovi dati attestano dunque un aumento delle denunce del 400%.

Forse non è un successone...ma certamente non è neppure un fallimento.

  1. La formazione come soluzione?

Certamente una risposta insufficiente e distorcente. Specie poi se si scelgono formatori che inseguono pregiudizi e presumono la responsabilità nella vittima, quelli che insegnano le pseudoteorie sui ricordi di abuso "ricostruiti",  "falsi",  sulla Pas ( alienazione parentale ) o simili.

Del resto anche la Commissione Parlamentare italiana sul Femminicidio, dopo aver esaminato migliaia di fascicoli processuali, ha concluso il proprio lavoro appellandosi alla soluzione fatta ricadere sulla sola formazione!

Quindi, dinanzi cotanta inadeguatezza di conclusioni, perché accanirsi solo sulla CEI?

  1. La CEI chiede all'Osservatorio sugli abusi su minori di indagare su tutti i casi di abusi, non solo quelli clericali.

Qualcuno parla di un presunto tentativo di annacquare i dati.

NO

È un tentativo invece di andare a fondo ed a 360 gradi sulla pedocriminalità: a partire da quella agita in famiglia!

La più crudele. 

La più nascosta....

La radice di tutti gli abusi su minori e di tutte le violenze...

Quella violenza patriarcale che è alla base di tutte le altre.

Quella pedocriminalità incestuosa che nessuna Commissione parlamentare italiana ha voluto indagare seriamente ad oggi, nonostante molti dei fascicoli processuali acquisiti dalle Commissioni sul Femminicidio e sugli Affidi e Case famiglia riguardassero proprio questi abusi!

Ancora tanta strada da fare.

Ma l'inizio c'è!

 

Articolo a cura dell’Avv. Michela Nacca, avvocato dello Stato Città del Vaticano e delle Corti Apostoliche

 

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