I rischi della legge "Allontanamenti 0" del Piemonte

Di recente è stata approvata dal Consiglio regionale del Piemonte “Allontanamento zero”, la legge fortemente voluta dall’assessora regionale Chiara Caucino.

La legge avrebbe l'intento di "rimettere al centro il sostegno della genitorialità e il primario interesse dei bambini a crescere nella propria famiglia" evitando così l'allontanamento dei minori dalle famiglie a rischio.

Nelle politiche di assistenza e tutela all' infanzia,  in Piemonte si passerebbe così da un criterio di tutela per la salute  dei minori vittime di incuria o ipercuria, di maltrattamenti, abusi e soprattutto di "conflitto genitoriale" ( ossia il cd rischio perdita della relazione genitoriale, alias Alienazione Parentale)  - attuato attraverso misure crescenti di monitoraggio e affidamento ai servizi sociali, fino alla istituzionalizzazione o alla collocazione dei minori a rischio presso famiglie affidatarie  - al diritto/dovere dei bambini di essere sempre mantenuti nelle loro famiglie di origine, anche quando queste evidentemente si dimostrino fortemente "disfunzionali", attuando misure di  rafforzamento degli interventi di sostegno alla famiglia o ai singoli genitori separati .

Anche la Commissione Parlamentare di inchiesta sugli Affidi ha accertato che, non raramente, le misure di protezione per i minori risultano inadeguate in quanto si dimostrerebbero violente, coercitive, se non addirittura ingiustificate o sproporzionate a causa di errori, incompetenze, per la mancata adeguata formazione degli operatori, per abusi d'ufficio, a causa del business  connesso, ai conflitti di interesse e per le pseudo teorie della psicologia giuridica, quelle  che tendono a negare la violenza ed a svalutare le denunce di abusi, riqualificandole come "conflitto genitoriale",  con l'esito di vedere violati i diritti fondamentali dei bambini di vivere una vita libera da abusi, accanto al genitore o parente protettivo.

Tuttavia se si invocano "allontanamenti 0", con termini così assoluti,  dovrebbe essere messo in conto anche  il rischio  di arrivare a negare una reale ed efficace protezione dei bambini, con rischio di rivittimizzazoni.

Una legge del genere peraltro viene adottata in una Regione che  nel 2021 è stata considerata  la seconda in Italia riguardo i femminicidi.

V. in https://www.cuneo24.it/2021/01/piemonte-seconda-regione-ditalia-per-femminicidi-il-caso-di-carmagnola-e-la-punta-delliceberg-101896/

nel 2020 già attenzionata per gli stessi motivi

V. in https://www.ansa.it/amp/piemonte/notizie/2020/11/25/violenza-donne-in-piemonte-9-omicidi-su-15-sono-femminicidi_7d0cb4d2-812d-4bfc-b1b2-fc56d69a7051.html

tanto da far dichiarare alla Assessora Caucino, dinanzi la Commissione Affidi, che in Piemonte vi sia il più alto tasso di bambini allontanati dalle famiglie in Italia: 3.9 su 1000 rispetto la media nazionale di 2.7.

V. in https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/approvata-allontanamento-zero

Fino a qualche anno fa erano ben 60.000 i minori piemontesi monitorati dai servizi sociali ed a rischio istituzionalizzazione e 2000 quelli già allontanati da entrambi i genitori

V. in http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2019/483-dicembre-2019/9048-piemonte-2-000-minori-allontanati-dalle-famiglie

Ma come funziona questo principio dell' "allontanamento 0"  all'estero?

Esso viene da tempo applicato anche in alcuni Stati  USA, ma con pessimi risultati perché, ancora intersecando e dunque sommandosi alla teoria distorcente e infondata  della Alienazione Parentale -  quella che induce i Giudici e gli assistenti sociali a confondere le vittime ed i maltrattanti ridefinendo le prime come "conflittuali" ed ostacolanti la bigenitorialità - si traduce in realtà in un "allontanamento 0"  solo da famiglie violente  e  da padri  pericolosi  e non in un "allontanamento 0" dalle madri protettive, quelle che denunciano  abusi, chiedendo protezione per i loro figli.

Con effetti devastanti proprio sulla incolumità dei minori.

Un sistema giudiziario che della tutela per i minori ormai ha mantenuto solo il nome, perché  si è tradotto  in una sistematica  negazione dei diritti umani, come   nuovamente è stato attestato il 20 ottobre scorso da organismi ONU e dal Relatore Speciale contro la violenza e discriminazione su donne e bambini.

Un fallimento della giustizia e della tutela dei minori che non fa eccezione in Italia. Da anni.

Harmony Montgomery (vedi foto) aveva solo cinque anni quando tra l'agosto ed il settembre 2019 è scomparsa, dopo essere stata affidata esclusivamente al padre, con cui viveva stabilmente a  Manchester (nel New Hampshire).

Harmony  è la vittima 875 dell'elenco dei minori uccisi in USA in pochi anni da padri violenti, a causa di leggi che tutelano la relazione paterna violenta  a tutti i costi proprio grazie a leggi come  "allontanamento 0", alla legge sulla  cd "bigenitorialita' "(interpretata in realtà sempre a senso unico ossia ad esclusivo favore paterno ) ed all' l'applicazione di pseudoteorie della psicologia giuridica che favoriscono anch'esse solo i padri violenti, discriminando le madri che denunciano le violenze.

Tutto ciò si traduce in  "allontanamenti 0" solo dai padri, anche se pericolosi, ma non in "allontanamenti 0" dalle madri.

Harmony Montgomery aveva solo 5 anni e dal Giudice americano della custodia - distrattamente  preoccupato   di rispettare la  legge sulla bigenitorialita', i rischi di alienazione parentale e gli "allontanamenti O" , più che dintutelare il benessere della bambina - era stata costretta a vivere stabilmente con il padre, Adam, nonostante questi fosse un uomo pericoloso, violento che volentieri picchiava la figlioletta, già attenzionata dai servizi sociali e dai tribunali, i quali tuttavia non avevano preso in alcuna seria considerazione le segnalazioni e i rischi per la salute, la vita ed i diritti essenziali di Harmony.

Né certo la bambina era stata mai ascoltata dai Giudici: perché presuntivamente ritenuta troppo piccola per raccontare eventuali abusi subiti con capacità di discernimento... ma reputata al contempo abbastanza grande da poter fronteggiare da sola le violenze paterne quotidiane, portandone i segni evidenti sul volto.

Harmony era stata tuttavia allontanata dalla madre, Sorey, in quanto affetta da tossicodipendenza.

A dimostrazione che l'allontanamento 0 dai genitori disfunzionali protegge solo le relazioni paterne.

Esse si vedevano raramente, e solo con videochiamate.

Fino a che Harmony è scomparsa tra l'agosto ed il settembre 2019. Definitivamente.

Per anni il padre era riuscito a deviare le domande materne e le indagini della polizia grazie alla testimonianza fuorviante della sua nuova compagna ed a quella della nonna paterna.

Tuttavia di recente nuove investigazioni ed il ritrovamento di  tracce biologiche della bimba  hanno fatto ritenere con adeguata certezza  che sia stata uccisa proprio da lui, da Adam, che oggi  è  in carcere.

Siamo proprio sicuri dunque che una politica con "allontanamenti 0" da genitori violenti sia una soluzione valida?

O piuttosto questa politica potrebbe costituire e diventare  un modo ulteriore per favorire i falsi diritti di padri coercitivi e violenti sui loro figli -come già avviene anche in Italia e non solo negli USA e in altri Paesi occidentali -  implementando e aggravando un grave  rischio per i minori?

Un rischio già attenzionato dalle Commissioni parlamentari di inchiesta sul Femminicidio e sugli Affidi, individuato appunto nella applicazione di pseudoteorie come la Alienazione Parentale e nella distorta interpretazione della legge sulla bigenitorialita', che negano  i danni arrecati dalla violenza genitoriale, discriminante proprio i genitori protettivi.

La "alienazione parentale", ridefinita "conflittualità genitoriale" e pur attenzionata come "pseudoteoria" dalla Comunità scientifica internazionale e considerata pericolosa e  rivittimizzante da organismi ONU e UE,  dunque potrebbe  nel tempo costituire sempre di più il  motivo prevalente o unico  di allontanamento genitoriale , in Piemonte , proprio perché ostacolante l'unico interesse apparentemente tutelato: non la protezione del minore dalla violenza ma  "l'allontanamento 0" dalla relazione genitoriale  disfunzionale.

Forse non sarebbe il caso di imparare dagli errori,  per il bene dei nostri bambini e della futura società che vogliamo costruire?

 

Articolo a cura dell’Avv. Michela Nacca 

 

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