
Danila e Matteo sono fratelli gemelli.
Vivono la vita con l'allegria, la spensieratezza e i piccoli grandi drammi che si affrontano alla loro età.
Ogni tanto discutono con mamma Fiorella, e qualche volta, litigano fra loro.
Ogni giorno si alzano, vanno a scuola, si impegnano nelle attività che li rendono felici, alla fine della giornata si addormentano, sapendo che il giorno dopo ad aspettarli ci sarà la loro normalità.
Una mattina però si svegliano in un mondo attraversato da una pandemia.
I telegiornali riportano notizie disastrose, ogni giorno vengono resi noti i numeri dei decessi attribuiti ad un virus, il Covid che viene raccontato essere estremamente pericoloso.
Le trasmissioni televisive bombardano gli spettatori sulle precauzioni da prendere nei confronti di una situazione che sembra peggiorare sempre di più.
Dal governo arrivano misure di contenimento che intimano alle persone di non uscire di casa, iniziano quelli che vengono chiamati lockdown.
L'attenzione è tutta concentrata sulla malattia.
Nessuno sembra conoscerne i possibili sviluppi, nessuno riesce a capire come procedere per fermare quella che è diventata una pandemia mondiale.
I mesi passano, nell'incertezza del futuro, in un presente che di normale non ha più niente.
Danila e Matteo non possono più andare a scuola.
Le lezioni ora si tengono a distanza.
Nessuno è più libero di incontrarsi, di socializzare.
A tutti viene consigliato di mantenere le distanze.
Gli abbracci, le strette di mano, i baci, sono diventate cose da evitare, atteggiamenti che possono fare ammalare.
I mesi trascorrono in un clima di incertezza e paura.
Finchè ad un certo punto qualcosa sembra cambiare.
I medici in tv iniziano a parlare di una possibile soluzione.
I giornalisti cominciano a dare le prime notizie riguardo ad un siero che sembra in grado di contenere la malattia e proteggere la popolazione.
A Settembre 2021 Danila e Matteo manifestano ai loro genitori la volontà di vaccinarsi.
Credono ai medici che consigliano il vaccino, si affidano alla scienza che sembra aver trovato una soluzione.
Mamma e papà lo hanno già fatto.
Stanno bene.
Matteo lo fa.
Sta bene.
Mamma Fiorella però vuole avere maggiori informazioni, cerca rassicurazioni perché Danila in passato ha avuto un episodio di vasculite.
Lo riferisce all'incaricato il giorno della vaccinazione e in risposta ottiene un
“Si signora stia tranquilla, Danila lo può fare tranquillamente”
Dopo un mese, una mattina come un'altra, Danila si sveglia con metà del viso paralizzato.
Mamma Fiorella è preoccupata e porta sua figlia al pronto soccorso.
Riferisce subito ai medici dell'avvenuta iniezione e domanda
“Può essere un effetto collaterale del vaccino?”
Nessuna risposta.
Passano mesi durante i quali Fiorella e Danila vanno da diversi dottori per ottenere una risposta, per scoprire quale possa essere la verità sulla condizione di Danila.
Dal pediatra Fiorella domanda di avere l'esenzione alla seconda dose, ma non riesce ad ottenerla.
Si reca all' hub vaccinale dove cerca un confronto con diversi medici nella speranza di ottenere informazioni più sicure e approfondite.
Riferisce ai dottori che non intende firmare un modulo per far vaccinare per la seconda volta sua figlia se prima non ottiene una spiegazione medica alla paralisi di Danila.
Fiorella è una leonessa che si batte per proteggere la sua cucciola.
Non ottiene né spiegazioni, né risposte, ma se ne va con in mano un'esenzione temporanea.
Ha guadagnato un po' di tempo per trovare le risposte che cerca.
Ha guadagnato un po' di tempo per cercare di curare una giovane ragazza che fino a qualche mese prima era perfettamente sana.
Fiorella ricomincia a cercare un medico che la ascolti, che la possa aiutare.
Trova un neurologo che diagnostica a Danila la paralisi di Bell in seguito a vaccino. (La paralisi di Bell risulta nel bugiardino come uno dei possibili effetti collaterali)
Un altro medico solo a voce le dice che dato il precedente episodio di vasculite, Danila non avrebbe dovuta essere vaccinata.
Fiorella, professione avvocato, decide di fare segnalazione all'Aifa in modo autonomo, riscontrando non poche difficoltà.
Segnalare gli effetti avversi che potrebbero essere d'aiuto a moltissime persone, è tutt'altro che semplice.
Oggi il viso di Danila è ancora per metà paralizzato.
Oggi Danila non ha ancora avuto l'esenzione.
Oggi Danila nel guardarsi allo specchio si domanda se qualcuno mai vorrà baciarla.
Oggi Danila non è più la ragazza solare di qualche mese fa.
Oggi Fiorella cerca aiuto per sua figlia.
Oggi Fiorella chiede risposte esaustive.
Oggi Fiorella domanda di essere ascoltata.
“Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione;
di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale;
di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute
di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato;
di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un'informazione, preliminare al consenso, comprensibile e completa;
di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della professione”.
(Estratto del Giuramento di Ippocrate, 2014)
Articolo a cura di Viviana Donadello