Giovedì, 03 Febbraio 2022 11:42

“Mamma e papà, qual è la mia storia?”

Gabriel, Fabian e Anny sono i tre splendidi figli di Michela e Roberto

Gabriel ha quattordici anni, Fabian dodici, Anny quando le chiedi la sua età mostra orgogliosa tre delle sue piccole dita.

Sembra proprio una dolcissima peperina Anny, ti guarda con quegli occhioni azzurri e sfodera un sorriso al quale è impossibile resistere. Dai suoi fratelli ha già imparato l'arte del tenere testa ai compagni di gioco più grandi di lei.

Gabriel, Fabian e Anny, sono arrivati nella famiglia Terzariol in modo diverso, ciascuno con la sua storia da raccontare, una storia che inizia dall'amore tra due persone.

Michela e Roberto si amano e desiderano avere dei figli.

Il loro è un amore sincero, stabile e l'arrivo di un bambino sarebbe un dono immenso.

La natura però decide di non concedere loro la gioia che tanto cercano.

Iniziano un percorso diverso, fatto di specialisti.

Michela si sottopone a trattamenti che inevitabilmente provocano al suo fisico uno stress non indifferente, ma il desiderio di un bambino è più forte di qualsiasi impedimento.

Roberto le sta vicino, la supporta, insieme vivono ogni possibilità, ogni mancato concepimento.

Non c'è nulla di semplice o facile in quello che stanno vivendo. Come persone e come coppia si trovano ad affrontare un'esperienza che li mette a dura prova, ma il loro rapporto è forte e non si lascia abbattere. Il loro amore si rafforza, cresce, li tiene uniti, li rende sempre più complici.

Un giorno però accade qualcosa.

Lo specialista che si occupa del loro “caso” è costretto a sospendere il suo lavoro per motivi personali.

Michela e Roberto si trovano davanti ad uno sbarramento. Insieme riflettono, parlano, si confrontano e comprendono che forse quella che stanno seguendo, per loro non è la strada giusta.

Decidono di cambiare direzione e iniziano a pensare all'adozione.

Si informano e cominciano il loro viaggio verso una meta alla quale prima non avevano pensato.

L'iter burocratico è complicato, cosparso di mille prove da affrontare, ma loro sono pronti, insieme.

Come persone, come coppia, trascorrono sei mesi nei quali parlano con psicologi e assistenti sociali, professionisti ai quali viene affidato il compito di valutare la loro idoneità a diventare genitori.

Viene analizzato ogni aspetto della loro vita.

C'è chi è incaricato di analizzare la loro stabilità economica, chi controlla se la casa nella quale vivono sarebbe idonea ad accogliere l'arrivo di un bambino, chi facendo domande e ascoltando risposte, ha il compito di valutare il loro legame.

Alla fine, Michela e Roberto ottengono il benestare.

Sono ufficialmente adatti a fare i genitori. La loro casa è legalmente pronta ad accogliere un bambino.

Ora c'è una nuova attesa.

Sanno che ci vorrà probabilmente molto tempo prima che arrivi il figlio che tanto desiderano.

La vita però stavolta non li fa attendere.

Gabriel ha due settimane di vita, quando i suoi genitori Michela e Roberto, lo tengono per la prima volta tra le braccia.

Tutto succede all'improvviso e gli amici arrivano a sostenerli. C'è chi prepara da mangiare, chi porta un passeggino, ciascuno cerca un modo per essere d'aiuto.

L'affetto e l'amore sono ovunque.

Gabriel cresce sereno, e nella mente dei suoi genitori inizia a formarsi l'idea di dargli un fratellino o una sorellina.

Michela e Roberto ne parlano insieme e insieme decidono di ricominciare tutto da capo.

Dopo due anni, ripresentano le carte per l'adozione internazionale e ricominciano l'iter burocratico.

“Ma non bastava già l'idoneità che avevate ottenuto solo qualche anno prima?”

La domanda mi viene spontanea.

“No, la situazione è comunque cambiata, un bambino è entrato a far parte della nostra vita. Abbiamo dovuto rifare tutto da capo”

Mi rispondono insieme.

È così che fanno le cose.

Roberto ha in braccio Anny, lei lo guarda e sorride al suo papà.

Michela è seduta sulla sedia accanto a lui.

Forse non se ne accorgono, ma si sfiorano mentre mi raccontano la storia della loro famiglia.

Si guardano quando rispondono alle mie domande; anche quando mi raccontano delle difficoltà che hanno dovuto affrontare, i loro occhi sorridono insieme della stessa gioia.

Nel confidarmi che il secondo percorso di valutazione è stato per loro più snervante, sprigionano comunque la serenità che li contraddistingue.

L'idoneità arriva di nuovo e stavolta Michela, Roberto e Gabriel (ora ha tre anni) partono per la Cina. Fabian li sta aspettando per diventare il loro secondo bambino

Ora sono in quattro.

Sono felici.

Si destreggiano tra il lavoro, i figli, i mille impegni ai quali ogni giorno si deve far fronte.

Gli anni passano.

Poi un giorno in Puglia mentre si stanno godendo le meritate ferie estive, la vita ci rimette lo zampino.

Michela fa un test di gravidanza e risulta positivo.

Telefona alla sua ginecologa convinta che il risultato sia fasullo.

Le è più facile credere di essere in premenopausa (Michela ha solo quarant'anni) che pensare di essere “in stato interessante”

“Ripeti tesoro. (Il rapporto con la dottoressa è diventato ormai famigliare) Aspetta che mi siedo. Hai fatto un test di gravidanza e risulta positivo?”
“A dire la verità ne ho fatto più d'uno. Danno tutti la stessa risposta, ma dai sarà la menopausa, avrò gli ormoni impazziti che sfalsano il risultato”

Michela fatica anche solo a pensare di poter essere incinta.

“No tesoro mio tu aspetti un figlio. Goditi la vacanza, rilassati e quando torni facciamo tutti gli accertamenti”

Dopo qualche mese di una splendida gravidanza, attraverso un parto travagliato arriva la piccola Anny.

Adesso la famiglia Terzariol è formata da cinque persone.

Michela, Roberto e il loro tre figli Gabriel, Fabian e Anny.

Riuscite anche voi a sentire tutto l'amore che c'è?!

 

Articolo a cura di Viviana Donadello

 

 

 

 

 

 

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