Martedì, 21 Dicembre 2021 10:08

Natale 2021

Da due anni ormai, tolte le pause estive, ci siamo abituati a indossare le mascherine che, oltre a proteggerci, hanno nascosto i nostri sorrisi. Per un po' ci siamo guardati studiandoci a vicenda in cerca di un'espressione del volto che ci potesse far intendere i pensieri dell'altro, abbiamo imparato a parlarci con gli occhi, abbiamo imparato a sorridere con gli occhi, spesso accentuando quelle stesse espressioni che, forse, prima erano solo accenni. Noi italiani poi che, anche per un innato talento, siamo bravi a gesticolare, abbiamo saputo capirci e imparato a sentirci vicini negli animi, nonostante qualche dimostrazione di intolleranza, qualche divisione che prima non c'era, qualche colpa che si è cercato di addossare al prossimo.  Ma come sempre accade le divisioni portano all'esatto contrario, a cercare la comunanza con l'altro, ci spingono ad avvicinarci, perché questa è la nostra natura, prepotente e impossibile da contrastare, se non per breve tempo.

Ognuno durante questi ultimi dodici mesi ha combattuto la sua personale battaglia, piccola o grande, qualcuno ha combattuto con coraggio battaglie di altri, per gli altri, per rendere note o dare attenzione a situazioni dolorose, episodi di ingiustizia, momenti difficili di popoli a volte dimenticati oppure qualcuno ci ha ricordato le vite di personaggi storici le cui vicende ci possono essere di aiuto ed è bene ricordare. Questo perché l'umanità è inscindibile sia nello spazio che nel tempo: l'umanità non siamo noi oggi, nel nostro tempo, è tutta, dall'inizio dei tempi: gli errori dei nostri avi ci possono insegnare qualcosa, le loro vittorie, le loro conquiste in tutti i campi dello scibile sono utili a noi, per noi, anche oggi.

Sono tantissime le realtà positive, tantissime le persone che lottano ogni giorno per aiutare il prossimo, per una vera giustizia e per la solidarietà fra i popoli. Il filo conduttore di tutto e di tutti è l'amore, l'amore per l'altro, l'amore per il proprio lavoro, per la terra e per l'umanità.

Natale è giorno di nascita e rinascita, un giorno che ci ricorda quanto l'amore sia importante nella nostra vita: chi l'ha altro non desidera che trascorrere il 25 dicembre assaporandolo, in famiglia, con gli amici, con i ricordi, chi vive situazioni al contempo di presenza e assenza delle persone care potrà lasciar cadere qualche dolce lacrima, pur sorridendo, perché la vita è questa; ci sarà chi per quel giorno lascerà cadere il silenzio su tutto: i discorsi, le polemiche, l'odio, l'intolleranza; vi sarà anche chi quel giorno sarà solo e nessuno come quella persona saprà meglio cosa sia l'amore, proprio perché ne è mancante.

Il giorno di Natale riempirà tutti noi di amore, di quell'amore totale, quello che ci predispone verso l'altro, all'ascolto, alla comunione di intenti, al sorriso con o senza mascherina. Starà ad ognuno di noi accoglierlo e farlo nostro, lasciare che sia l'amore a sorridere, a parlare, a discutere, a decidere.

Lasciamoci consigliare da una cosa sola: il bene.

E questo, il bene, ognuno di noi sa cosa sia.

Buon Natale!

 

Articolo a cura di Stefania de Girolamo

 

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