"Fiabe di Natale. Le avventure di Sofia". Una perla di Vita

La recensione di un libro di fiabe dovrebbe essere fatta dai bambini che le leggono o, meglio ancora, che le ascoltano; leggere una storia ad un bambino è un gesto d'amore che crea una dolce corrente emozionale tra chi legge, soprattutto un adulto, e chi ascolta. Considerando che ci sono persone che mantengono ed alimentano, nel loro intimo, caratteristiche forse impropriamente chiamate infantili e che, invece, fanno parte di modi d'essere in cui è presente immaginazione, immedesimazione insomma la fantasia in senso lato, m'accingo a dare voce a personali considerazioni in merito all'opera di Emerita Cretella "Fiabe di Natale. Le avventure di Sofia", edita dalla casa editrice “Il coraggio delle Donne”.

L'opera racchiude sei fiabe provviste di una loro originalità. In cosa consiste tale originalità? Nella combinazione tra l'ambientazione delle stesse, in un luogo reale assai caro all'autrice; a personaggi realmente vissuti in un passato non troppo lontano. Nel contempo le storie narrano e sviluppano quegli elementi di magia, di fantasia, in un periodo natalizio effettivamente vissuto in un suggestivo spazio di territorio italiano, che fanno sì che ognuna di queste storie sia da considerarsi una piacevole fiaba. Quest'intreccio assai efficace e che dona alla narrazione stessa un alone di stupore e di incanto, lo si nota già ad una prima lettura e credo, appunto, costituisca la particolarità della stessa. Come si evince dal titolo la protagonista principale è Sofia, bambina all’epoca dell'ambientazione e che fu la nonna materna dell'autrice; in relazione agli elementi fantastici presenti ovviamente in ciascuna fiaba si intuisce l'esempio valoriale che scaturisce da ogni vicenda. Senza seguire un ordine di lettura considero importante rilevare i valori etici su cui Emerita Cretella ha voluto porre l'accento; innanzitutto il senso di solidarietà tra esseri umani, indipendentemente dall'età anagrafica e dalla condizione sociale: esso si concretizza in azioni concrete volte a migliorare una situazione occasionale o permanente di un'altra persona; l'attenzione e quindi la cura, l'accudimento degli animali che, da sempre, vede nel tempo-bambino di ciascuno un canale privilegiato di comunicazione con loro; i timori, la diffidenza ed anche i pregiudizi nei confronti di chi non si conosce ed esprime un modo d'essere e di vivere diverso da quello della maggioranza delle persone: ed il superamento di questi, che ha come tramite il mondo fiducioso e senza preconcetti dell'infanzia; il rispetto e l'accoglienza umana e sentita di chi si trova in condizioni di disagio, come la povertà; il riuscire a mantenere, nei confronti della prosaicità del reale, lo sguardo poetico e intriso di stupore dei piccoli: quell'ottica particolare che, divenuti adulti, si tende a cancellare, ad eliminare dalle proprie giornate.

La scrittura di Cretella scorre, con naturalezza ed incisione, da uno spaccato quotidiano di realtà vissuta in altri tempi ed altri luoghi al mondo immaginifico della fantasia attraverso questi piccoli gioielli di storie. In altra sede si cercava un'espressione che compendiasse quest'opera; l'avevo momentaneamente dimenticata ma ora, dopo questa recensione che ho affrontato con piacere ed un senso di gratificazione, ha fatto capolino nella mia mente: “Le avventure di Sofia sono una perla di Vita”. E lo confermano, gioiosamente, i bambini che già le hanno assaporate.

 

Daniela Minozzi

 

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