I pensieri di Mya: “Vendetta o Giustizia?”

Pubblichiamo i pensieri di una giovane scrittrice. Il suo nome è Mya (nome di fantasia). Mya è una Donna che conosce bene il significato della parola “lottare” ed è dotata di una sensibilità fuori dal comune. Le sue parole vi coinvolgeranno, vi faranno riflettere e saranno di supporto a chi ha estremo bisogno di una mano amica sulla quale appoggiarsi. Ci sono sofferenze che sovrastano la nostra anima, troppo debole, a volte, per affrontare le vicissitudini di una vita, che spesso non è come ci aspettavamo. Ma non bisogna mai arrendersi, tutto può cambiare, ognuno di noi ha la possibilità di vincere la sua battaglia, anche perché non si perde mai quando si lotta con tutte le proprie forze per ciò in cui si crede.

Ogni settimana i pensieri di Mya ci faranno compagnia e ci insegneranno che “La vita non è garanzia di felicità, ma una serie di opportunità per coglierla” (Mya).

“Oggi vi racconto qualcosa sulla vendetta....

(O forse meglio dire quello che penso sul vendicarsi di chi ci fa del male)

Di sicuro posso dire che più volte nella vita mi è capitato di imbattermi in persone che mi hanno fatto del male.
Maschi o femmine che fossero (l'essere cattivi non ha sesso), sono arrivate, hanno colpito ma poi sono riuscita ad allontanarle, con tanta volontà e molta fatica.
Vi confesso che più di una volta, la rabbia che provavo nei loro confronti, mi ha portato a pensare di vendicarmi, a volte immaginando scenari assurdi nei quali io ridevo delle loro vicissitudini.
Non l'ho mai fatto.
Vigliacca potreste dire...
A volte l'ho pensato anche io, ma solo per qualche istante, perché la questione è più semplice.
La vendetta non è nella mia indole.
Alla fine ho maturato una teoria per le mie scelte, forse meglio dire motivazione.
La vendetta implica l'essere mangiati vivi dalla cattiveria, dalla rabbia, dalla frustrazione e ogni altra emozione per me spiacevole.
Non fa per me.

Io il tempo, voglio trascorrerlo in tutta la felicità possibile.
Perché mai convogliare tanta energia nel pensare a come farla pagare agli altri?
Non è meglio spenderla nella costruzione della propria gioia?
Vi sembrerò ingenua o credulona, ma la vita trova sempre il modo di mettere le cose a posto.
Lo fa con i suoi tempi e con così tanta inventiva che persino Dante si stupirebbe (E lui di punizioni geniali ne ha inventate parecchie).
Giustizia e vendetta sono due cose differenti, comportano emozioni estremamente diverse.
La cattiveria probabilmente busserà ancora alla mia porta, sentirò ancora il suo rumore, ma adesso che ne riconosco il suono, la mia scelta è quella di non farla entrare.
Questa è la mia giustizia, quella che riservo a me stessa.
La vendetta la lascio lì fuori al freddo, insieme alla falsità.
Io mi vesto di fiducia e onestà” (I pensieri di Mya).

 

Lucia Ottavi, Direttrice Responsabile “Il coraggio delle donne”

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