"Lascialo stare, il tagliaerba, te la rasiamo noi...", il vergognoso coro sessista allo stadio di Genova

È successo che domenica scorsa, al Marrassi di Genova, cento tifosi uomini intonassero un coro nei confronti di una ragazza che rasava il prato col tagliaerba.
"Lascialo stare, il tagliaerba, te la rasiamo noi..."
"Stavano giocando", "Siparietto goliardico", sono state le affermazioni di alcuni giornali.
A partire dagli anni Settanta gli studi di genere e la sociologia hanno dato un nome a questa tendenza di negare, minimizzare, giustificare il catcalling (che comprende commenti indesiderati, fischi, strombazzi, avances in posti pubblici, molestie verbali). Si chiama CULTURA DELLO STUPRO e sono tutti quei comportamenti e quelle condotte che annullano la volontà e i desideri di una donna. Perché se allo stadio intonate un coro sulla vagina di una donna, una donna che sta svolgendo il suo lavoro, state incarnando un comportamento dominante, state ledendo la sua persona senza il suo consenso, state sopprimendo il suo diritto di essere Donna.
C'è una chiara relazione tra la Cultura dello stupro e i femminicidi e ci tengo a ribadire che non è un'emergenza. È il sistema che non va bene perché è basato su maschilismo, machismo e misoginia. Quel machismo goliardico che è retaggio culturale, ormai esploso all'ennesima potenza. E chi giustifica e minimizza, è responsabile tanto quanto chi intona quei cori.

 

Articolo a cura di Paola Tafuro

 

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