Sabato, 10 Luglio 2021 15:11

Per non dimenticare Vera, uccisa a martellate dal marito

La notte tra il 25 e il 26 ottobre 2020 Vera Mudra, di 61 anni, di origine Ucraina, è stata trovata morta nella sua abitazione a Rimini.

I soccorsi sono stati chiamati dal marito Giovanni Laguardia, idraulico in pensione di 69 anni, originario della provincia di Matera, che verso le quattro del mattino chiama la Polizia dichiarando di aver ucciso la moglie. Le forze dell’ordine lo raggiungono subito nel luogo in cui si trovava, vicino al porto, e ribadisce la sua confessione. Insieme vanno nell’appartamento, ma Vera era già morta, con il cranio sfondato.

Il Laguardia, interrogato alla presenza del pubblico magistrato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Viene emesso un decreto di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato e l’uomo è trasferito in carcere.

Secondo le ricostruzioni, pare che Vera sia stata colpita a martellate, ancora da verificare se durante il sonno o nel corso di un litigio, in quanto il decesso è stato ricondotto a un trauma cranico causato da violenti colpi. Il movente sarebbe legato a motivi economici, infatti il Laguardia sostiene che la moglie lo pressava per tornare a lavorare per avere più disponibilità economica sia per lei stessa che per i tre suoi figli rimasti in Ucraina, una versione messa subito in discussione.  

Nell’udienza dell’ottobre 2020 per la convalida del fermo l’uomo era in stato confusionale e di nuovo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice dispone per lui la custodia cautelare in carcere.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

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