Per non dimenticare Alessandra, uccisa a botte dal marito

La sera del primo ottobre 2020 Alessandra Perini, di 46 anni, è morta a Frignano, in provincia di Modena.

Il marito, Davide Di Donna, 50 anni, di professione fornaio, chiama i soccorsi raccontando che la moglie, madre di due bambine, era caduta dalle scale in seguito a un malore che, come in altre occasioni, le aveva fatto perdere i sensi.

Alessandra, però, non ce la fa ad arrivare viva in ospedale, ma i sanitari non confermano la versione data dal Di Donna poiché, da un principale esame del corpo, riconducono la morte a delle violenze.

Si apre dunque un’inchiesta e l’esame autoptico evidenzia vari segni di violenza e una lesione alla testa che avrebbe provocato un trauma cranico e una conseguente emorragia celebrale, causa del decesso.

Pare che il trauma risalisse a molte ore precedenti la chiamata dei soccorsi, anche a 48 ore prima. Così scatta l’arresto del marito con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

Secondo le ricostruzioni, pare che Alessandra sia stata vittima per anni di violenza domestica, cosa confermata dalle testimonianze dei vicini di casa e delle amiche di lei che erano al corrente della situazione. Lei, però, non ha mai voluto denunciare, forse per paura di dividere la famiglia.

Al giudice per le indagini preliminari l’uomo confessa di aver litigato con la moglie e di averle dato uno schiaffo, ma senza intenzione di ucciderla. Per lui viene confermata la custodia cautelare in carcere, ma il ricorso del suo avvocato gli fa ottenere i domiciliari.

La Procura, però, chiede misure più restrittive ma il 19 dicembre il Di Donna viene trovato impiccato nella sua abitazione.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

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