Per non dimenticare Claudia, accoltellata dal compagno: la figlia di due anni era in casa

Il 17 settembre 2020 viene trovato il corpo senza vita di Claudia Corrieri, un’insegnante di pilates di 38 anni, originaria della provincia di Prato, nell’appartamento in cui viveva a La briglia, una frazione di Vaiano. I Carabinieri, in realtà, entrano in casa perché dovevano avvertire Claudia che il marito, Leonardo Santini, di 50 anni, da mesi disoccupato, si era suicidato buttandosi da un ponte in provincia di Pistoia, a circa 60 km dal loro paese, corpo ritrovato da un escursionista di passaggio. Ma una volta verificato che nessuno rispondeva, entrano nell’appartamento e trovano la donna morta.

Subito si pensa a un caso di omicidio-suicidio.

Le indagini rivelano che il Santini, all’apice di una violenta lite, uccide prima la compagna e poi si dirige verso San Marcello per buttarsi dal ponte sospeso. L’autopsia rileva sul corpo di Claudia varie ferite da arma da taglio, un coltello, e delle lesioni alla testa compatibili con un oggetto contundente, probabilmente un martello. Inoltre lei si sarebbe difesa dall’aggressione in quanto il corpo del Santini riportava una lesione alla mano non associabile ai colpi dati, né alla caduta dal ponte.

I due avevano una figlioletta di due anni e, secondo le ricostruzioni, lui avrebbe compiuto l’omicidio durante la notte o alle prime luci dell’alba con la piccola in casa e poi il mattino seguente, poco dopo le nove, l’avrebbe portata a casa dei nonni paterni.

Diverse ore dopo, in casa, viene trovato un biglietto in cui il Santini spiega il suo gesto: parla delle difficoltà di convivenza e del timore che aveva di perdere la figlia in un’eventuale separazione. La crisi del loro matrimonio sembra essere confermata dalla testimonianza dei vicini che li sentivano spesso litigare.

L’associazione Giustitalia ha chiesto per la bambina l’attivazione del fondo vittime di femminicidio, previsto dalla legge 122 del 2016, per un indennizzo totale di 75mila euro a carico dello Stato.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

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