Per non dimenticare Emanuela Urso, uccisa a colpi di arma da fuoco

Emanuela Urso, di 44 anni e Gianfranco Trafficante, di anni 48, sono stati trovati morti a casa di lei a Vinovo, in provincia di Torino.

Emanuela lavorava come cassiera al Mercatò di La Loggia e lui l’aspettava al suo ritorno, probabilmente per avere un ennesimo chiarimento. Il Trafficante aveva con sé la pistola d’ordinanza di quando lavorava come guardia giurata e con questa, prima spara più volte alla compagna, forse al culmine di una lite, e subito dopo la usa contro se stesso e si spara al petto.

I vicini, nel sentire forti urla seguite da vari spari, chiamano i soccorsi che, giunti sul posto, non possono fare altro che constatare le due morti.

Emanuela aveva già un matrimonio finito alle spalle, poi aveva incontrato il Trafficante, con cui si conosceva sin da bambina. Avevano fatto le stesse scuole, c’era già una simpatia mai trasformata in qualcosa di concreto e quando si sono ritrovati si sono innamorati, avevano una relazione da nove anni circa. Avevano convissuto nella casa di lei a Vinovo, ma Emy aveva deciso di lasciarlo e lui era andato via di casa da una ventina di giorni. Non è escluso che il delitto fosse premeditato dato che lui aveva aspettato il suo ritorno dal lavoro.

Amici e familiari raccontano l’episodio che aveva portato definitivamente alla rottura: il Trafficante aveva comprato una chitarra da 600 euro con i soldi della disoccupazione e lei si era arrabbiata, non tollerava più che il compagno non si trovasse un impiego stabile.

Pare che lei negli ultimi tempi avesse conosciuto un altro uomo, e lui non riusciva a sopportarlo. I familiari di Emy avevano detto al padre e ai fratelli del Trafficante di controllarlo, ma purtroppo non li hanno ascoltati.

Per non dimenticare Emanuela Urso.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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