Per non dimenticare Angela Maria, strangolata, infilata in un sacco e gettata nel dirupo

Angela Maria Corona, 47 anni, è stata trovata morta, avvolta in un sacco, il 16 aprile 2020 in un dirupo lungo la statale provinciale che collega Casteldaccia a Bagheria in provincia di Palermo.

Era scomparsa da due giorni e il compagno aveva già denunciato il fatto. Dal referto del medico legale la vittima riportava segni di strangolamento sul collo, oltre ai segni di morsi di animali randagi che ne avevano dilaniato il corpo.

Gli inquirenti seguono la pista dell’omicidio e, tra le prime ipotesi, una lite familiare. Secondo le testimonianze, infatti, la vittima aveva litigato più volte con i familiari e le tensioni erano costanti, soprattutto con una nipote che si occupava del nonno (padre della vittima) e che risultava essere stata ricoverata per gravi ustioni a causa dell’incendio della sua auto. Il 23 aprile arrivano tre arresti: la suddetta nipote, Maria Francesca Castronovo, di 39 anni, Guy Morel Diehi, ivoriano di 23 anni e Toumani Soukouna, maliano di 28 anni.

Secondo le ricostruzioni pare che il forte astio che c’era tra le due donne abbia portato la Castronovo ad assoldare i due uomini come killer. La vittima viene aggredita, strangolata, infilata in un sacco e poi gettata nel dirupo, in piena campagna. Alla fine arriva la confessione, giustificata dai maltrattamenti subiti dalla zia che, l’anno prima, le avrebbe bruciato il braccio con il ferro da stiro. Da lì sarebbe partito il piano per la vendetta. La Castronovo, in seguito pentita, avrebbe tentato il suicidio mandando a fuoco la sua auto al cimitero di Bagheria. Prima, però, avrebbe chiamato il fidanzato per dirgli addio ma lui, prontamente, arriva sul posto e la salva.

Durante l’interrogatorio di garanzia la donna conferma la confessione e precisa di aver pagato ai due assassini la somma di centomila euro in contati. I due uomini, da parte loro, si avvalgono della facoltà di non rispondere, ma a incastrarli ci sarebbero tabulati telefonici, registrazioni di telecamere di sorveglianza e intercettazioni. La Castronovo viene dimessa dall’ospedale in giugno e condotta in carcere, dove le viene disposto un supporto psicologico.

Più recentemente, nel febbraio del 2021, viene iscritto nel registro degli indagati un altro uomo per favoreggiamento reale in quanto avrebbe aiutato gli assassini a nascondere il compenso in denaro ricevuto.

Per non dimenticare Angela Maria Corona.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

Condividi