Per non dimenticare Gina Lorenza Rota, uccisa dal compagno

La sera del 2 aprile 2020, sono stati trovati morti, nella loro abitazione di Rho, Gina Lorenza Rota, di 52 anni, e il compagno Terens Cacici, di 38.

In piena pandemia, a dare l’allarme la madre di lui che non riusciva a contattarlo e, preoccupata, si reca all’appartamento dove viveva con la compagna. Li troverà in salotto, senza vita.

Giunti i soccorsi, il medico rileva ferite d’arma da fuoco sulla testa dell’uno e dell’altra e, nella mano del Cacici, l’arma del delitto, una pistola detenuta illegalmente. Non viene trovata alcuna prova, biglietto o altro, che potesse spiegare il gesto.

Gina aveva due figli avuti da una precedente relazione e viveva col Cacici solo da pochi mesi. Dalle indagini effettuate pare si sia trattato di un gesto dovuto alla “gelosia”, dato che l’uomo non sopportava che la donna avesse ancora contatti con l’ex marito.

Secondo la ricostruzione, nel pomeriggio il Cacici, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di droga, avrebbe sparato a Gina e poi si sarebbe suicidato, ma nessun vicino dice di aver sentito rumori, né tantomeno lo sparo. E l’autopsia conferma l’assenza di colluttazioni o altri particolari riconducibili a una lotta, solo un colpo di pistola alla tempia.

Per non dimenticare Gina Lorenza Rota.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

Condividi