Per non dimenticare Larisa, uccisa dal figlio con 40 coltellate

Siamo a Camaiore, in provincia di Lucca. Lei è Larisa Smolyak, 49 anni.  

Mercoledì 4 marzo 2020, Larisa è stata trovata morta nella sua abitazione, dove risiedeva con il figlio, Andriy Bochsan, di 29 anni, con il quale si era trasferita in Italia da qualche anno. È stato proprio lui a telefonare ai carabinieri e a dire di averla uccisa.

Il giovane è stato arrestato e, dopo l’interrogatorio, è stato trasferito nel carcere di Lucca con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Di fronte al giudice per le indagini preliminari, all’udienza di convalida per l’arresto, il Bochsan dice di ricordare poco o niente di quanto accaduto, solo di una lite con la madre e poi di essere uscito e, al suo rientro, di aver trovato la madre sul pavimento.

Larisa, affetta da sclerosi multipla, percepiva una pensione di invalidità che non bastava per i due, tanto che vivevano in una condizione disagiata. All’ennesima richiesta di lei al figlio di trovarsi un lavoro stabile, sarebbe scoppiata una lite, il giovane l’aggredisce, prima con un posacenere, poi con un coltello. Dal referto dell’autopsia risultano circa 40 fendenti d’arma da taglio, ciò vuol dire che l’assassino si è accanito sulla vittima ben oltre la sua morte.

Per non dimenticare Larisa Smolyak.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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