Venerdì, 26 Marzo 2021 09:41

Per non dimenticare Speranza Ponti, ''uccisa per denaro''

Speranza Ponti, originaria di Uri, in provincia di Sassari, è stata trovata morta la mattina del 31 gennaio 2020 in un’abitazione nella campagna della periferia di Alghero.

La donna era scomparsa da un mese e l’indicazione di dove fosse il corpo è emersa solo in seguito all’interrogatorio di Massimiliano Farci, 53 anni, suo convivente, che dopo molte pressioni ha ammesso l’occultamento del cadavere. Secondo la deposizione dell’uomo, Speranza si sarebbe suicidata il 6 dicembre e lui ne avrebbe nascosto la salma.

Il Farci, pregiudicato, condannato all’ergastolo per omicidio nel 1999, era in regime di semilibertà, periodo che gli aveva permesso di convivere di giorno con Speranza, e quindi gestire con lei una pizzeria ad Alghero, e tornare di sera in carcere.

La procura di Sassari, ad ogni modo, dispone il fermo con l’accusa di omicidio volontario, aggravato da occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat.

Infatti, sono risultati prelievi sul conto di Speranza, dopo la sua scomparsa, per un ammontare di circa cinquemila euro, parte di una somma di denaro derivante dalla vendita di un appartamento, dei quali Farci aveva già usufruito con alcuni lavori di ristrutturazione della pizzeria. Per questi motivi all’inizio gli inquirenti pensano a un movente di natura economica.

Inoltre, l’uomo avrebbe anche depistato le indagini tramite l’invio, dal cellulare di Speranza, di messaggi ad amici e parenti per far credere che fosse ancora viva, dicendo che si era trasferita all’estero.

All’udienza di convalida del fermo il Farci continua a sostenere di non aver commesso il delitto, e che Speranza, depressa da tempo, si era impiccata nella casa dove convivevano ad Alghero. Per paura di non essere creduto, sostiene, nasconde il cadavere e lo seppellisce su di un imponente promontorio di roccia calcarea all’estremità nord-occidentale dell’isola, per eseguire la volontà di lei, di essere sepolta proprio in quel punto, dove è possibile vedere il mare e Capo Caccia.

Il giudice non crede all’imputato e dispone la custodia cautelare in carcere confermando le accuse. Nel gennaio del 2021 è stato rinviato a giudizio.

Per non dimenticare Speranza Ponti.

 

Articolo a cura di Elisa Stefania Tropea

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