Giovedì, 18 Marzo 2021 09:51

''Il Re è nudo''

Il potere della distruzione, non è solo nell’uccisione delle persone, ma nel perseguitarle in vita privandole di percorsi di sopravvivenza, dignità e libertà, anche queste sono forme di terrorismo e di violazione dei diritti umani! Chiunque attenti a questi valori merita un atto di disobbedienza e la denuncia di tali comportamenti. Questo Paese è messo in ginocchio da falsi profeti e benefattori, da saltimbanchi e tuttologi, che nulla sanno della storia degli uomini, delle loro conquiste e delle loro rinunce in nome della libertà; la libertà di esprimere un pensiero vero, sano ed encomiabile al posto di frasi piene di aggressività e odio, una frustrazione che è regola e non eccezione, perché molti hanno perso compassione ed umanità in nome di politiche umorali e di sopraffazione, quasi che fare il male sia il percorso più facile verso il successo.

“Il Re è nudo”. Le parole della giudice Paola Di Nicola, figura di spicco in ambito nazionale e internazionale, presente anche presso la Commissione sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere del Senato, hanno aperto una riflessione in un periodo difficile, invalidante da un punto di vista della salute.

Paola Di Nicola, magistrata e scrittrice

Sono proprio questi i momenti in cui tiri le somme, prendi consapevolezza di dove sei arrivata, e pensi al consenso di molte donne con le quali hai interagito nel corso di questi nove lunghi anni, ai gruppi di auto mutuo aiuto nati nel 2015 e presentati presso l'Università Milano Bicocca, alla pagina che per quest'anno ha contato oltre 180mila accessi, all'associazione Manden, ai progetti in cui sono stata coinvolta da Lucia Ottavi nella pagina FB "Il coraggio delle donne "(con oltre 57mila iscritti ) insieme alla omonima testata giornalistica, fino a rivedere le molteplici iniziative e i percorsi di condivisione con tante realtà sul territorio nazionale. Un cammino che mi ha insegnato molto, che mi ha dato in alcune vicende e che mi ha penalizzato in altre, soprattutto nei circuiti dove sei sempre una vittima piuttosto che una professionista che ha esperienza, idee, progettualità, consensi e capacità di cambiamento. Io credo che una donna, professionista ed ex vittima, sia un valore aggiunto, una risorsa in questo Paese.

Grazie anche alle nuove amiche, ai nuovi contatti di rilevanza nazionale e istituzionale, alla loro disponibilità, ai loro esserci in questa avventura, perché la credibilità, la tenacia e il coraggio della verità sono i valori che insieme ad altri fanno la differenza, in fondo noi siamo ciò che seminiamo.

 

Articolo a cura di Grazia Biondi

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