Lunedì, 08 Marzo 2021 10:53

''Per non dimenticare'' Carla Quattri Bossi, legata e massacrata di botte

Siamo a Milano. Lei è Carla Quattri Bossi, 90 anni. Carla, domenica 5 gennaio 2020, è stata trovata morta nel suo agriturismo familiare “Podere Ronchetto” nella periferia meridionale di Milano. Il corpo senza vita, trascinato da una stanza all’altra, a conferma le numerose macchie di sangue, presentava numerose ferite al capo ed era avvolto da uno strofinaccio, in più i polsi erano legati da una striscia di stoffa.

Lo scopre al mattino la segretaria, le cui urla spingono un ospite dell’area camper a chiamare i soccorsi. Viene fermato Damian Dobrev Borisov, 22 anni, di origini bulgare, dipendente della cascina della famiglia Bossi e in affidamento a uno dei figli di Carla.

Una sua impronta era apparsa sulla scena del crimine e nel suo zaino ritrovano i monili della vittima.

Durante l’interrogatorio il giovane confessa l’omicidio. Dichiara di aver agito dopo il rifiuto di lei di dargli dei soldi che lui chiedeva, e che già in passato aveva sottratto di nascosto oggetti e denaro alla famiglia.  

Il giudice per le indagini preliminari dispone la custodia cautelare in carcere, mentre il giovane viene sottoposto a perizia psichiatrica. Viene valutato parzialmente incapace di intendere e di volere e rinviato a giudizio. Dopo un anno si è aperto un processo a suo carico per omicidio volontario.

Per non dimenticare Carla Quattri Bossi.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Query Database