Siamo a Frosinone. Lui è un uomo di 48 anni. Lei è una bambina di 11 anni. I fatti risalgono al gennaio 2018, quando il 48enne, vicino di casa della piccola, approfittando della temporanea assenza dei genitori, si è introdotto nel loro appartamento, accedendo dal balcone, per abusare sessualmente della bambina. L’uomo, poi, è tornato presso la sua abitazione, come se non fosse successo nulla.

L’undicenne ha avuto la forza di rivelare a sua madre quello che era accaduto. Quest’ultima si è immediatamente recata in caserma per denunciare il fatto. Dopo 3 anni, il 48 enne di Frosinone, già sottoposto alla detenzione domiciliare con l’applicazione del braccialetto elettronico, è finito in carcere. Nelle ore scorse, infatti, il personale della Squadra Mobile della Questura ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Frosinone, a seguito della sentenza definitiva della Corte di Appello di Roma, nei confronti dell’uomo, per il reato di violenza sessuale aggravata in danno di minore.

L’arrestato dovrà espiare una pena residua, in quanto sottoposto già a detenzione domiciliare, di 4 anni e 27 giorni. Alla data della scarcerazione saranno applicate, inoltre, le misure interdittive della limitazione dei movimenti e della libera circolazione, nonché del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori o di svolgere lavori che prevedono contatti con minori.

La vita di una bimba, poco più che undicenne, invece, sarà per sempre segnata dalla violenza.

Articolo a cura di Lucia Ottavi