Accoltella la ex in strada, l’uomo aveva già provato con il veleno

Siamo a Torino. Lei è G.K., una studentessa di 21 anni, nata nell’isola di Lesbo. Domenica sera la giovane è stata aggredita in mezzo la strada dal suo ex fidanzato, Jetmir Kurtsmajlaj, 27 anni, origini albanesi, ex studente del Politecnico e disoccupato. Il ragazzo l’ha colpita più volte con un coltello da cucina all’addome e al collo, poi, come affermato da alcuni testimoni, si è lavato le mani insanguinate in una fontana e, non contento, l’ha presa a calci e pugni. G.K. è ricoverata in gravi condizioni alle Molinette, dove è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico, per ridurre le lesioni ai polmoni. Jetmir è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile con l’accusa di tentato omicidio. I militari lo hanno bloccato in corso Marconi, a pochi metri dal luogo dell’aggressione.

G.K. e Jetmir Kurtsmajlaj si sono conosciuti alcuni mesi fa. La ragazza, dopo un breve periodo di frequentazione, aveva deciso di lasciarlo. Lui non accettava di sentirsi respinto. “Io non l’ho mai visto, non so come si siano conosciuti - racconta la sorella della ragazza, anche lei studentessa a Torino – So, però, che era diventato pericoloso. Terribilmente pericoloso. L’ha minacciata su Instagram. Le ha scritto che l’avrebbe ferita e uccisa. Ha rintracciato il suo ex fidanzato a casa e nostra nonna in Grecia. Ha raccontato loro tante malignità. Le avevo detto di denunciarlo, perché uno così non può restare libero. Sembrava si fosse convinta, ma poi non l’ha fatto”.

Il 16 febbraio il ragazzo l’aveva già aggredita a casa sua, in un alloggio di San Salvario, cercando di iniettarle nel collo un liquido. Lei era riuscita a fuggire e aveva chiamato la polizia. Gli agenti avevano cercato di rintracciare l’uomo, ma si era allontanato. “Vada in commissariato e faccia la denuncia”, le avevano detto. Il giorno dopo avrebbe dovuto farlo, sembrava convinta, ma all’ultimo momento ha cambiato idea. Domenica 21 febbraio, nonostante tutto, ha accettato di vedere il ragazzo, lui le ha detto che voleva parlare. “Mi ha mandato un messaggio – afferma la sorella di G.K. - ha scritto che era con lui, comunicandomi la sua posizione. Poi verso le 17 mi ha scritto di nuovo, informandomi che andava tutto bene e che mi avrebbe chiamata dopo. A tarda sera mi hanno cercato i carabinieri a casa, informandomi che lei era grave in ospedale”. 

#MoBasta!

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

 

 

 

 

 

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