Valérie, abusata da bambina, violentata e picchiata

Lei è Valérie Bacot e vive in Francia, in un piccolo comune della Borgogna, sulle rive della Loira. È qui che inizia l’inferno di questa donna che nel 2016 ha ucciso il marito violento e rischia, per questo, di essere mandata all’ergastolo.

La storia di Valèrie è quella di una bambina alla quale è stata rubata l’infanzia e l’adolescenza da un uomo più grande di venticinque anni, che ha cominciato ad abusare di lei da quando era poco più di una bambina. Daniel Polette, amante della madre della ragazza, entra nelle loro vite quando il padre abbandona a famiglia. Gli atteggiamenti ambigui di Polette verso la ragazzina non passano inosservati e viene aperta un’inchiesta sulla vicenda grazie ad una denuncia. L’uomo è condannato a quattro anni di carcere per abusi su minore inferiore ai quattordici anni, per essere rilasciato dopo due anni e mezzo. Nel periodo in cui l’uomo si trovava in carcere, la madre obbligava Valérie a fargli visita e uscito dal carcere, senza che nessuno verificasse per tutelare la ragazzina, torna a vivere con la giovane e sua madre e le violenze riprendono.

Valèrie a diciassette anni resta incinta del primo dei suoi quattro figli. A quel punto viene abbandonata dalla madre e si trova da sola a vivere con quello che diventerà suo marito, ma anche il suo carnefice, che le userà violenza per anni, sino a farla prostituire, reclutando i clienti con annunci lasciati nelle stazioni di servizio o sui giornali. È proprio dopo uno di questi incontri che Valèrie uccide il marito con un colpo alla nuca.

A giugno ci sarà il processo ed in Francia si sono formate associazioni di sostegno a questa donna, lasciata completamente sola a gestire qualcosa di davvero insopportabile per un essere umano.

Firmate questa petizione per far sì che venga concessa la grazia a Valérie Bacot: http://chng.it/cQpg9jm9QM

La violenza sulle donne non conosce confini né nazionalità.

 

Articolo a cura di Emerita Cretella

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