Giovedì, 28 Gennaio 2021 15:07

Ricordate il caso del cane Billy? Si preannuncia una battaglia legale

In data 27 agosto 2020, Billy è entrato a far parte della vita di Daniela. Due volontarie del rifugio hanno portato questo meraviglioso cane a casa della sua nuova proprietaria, con la promessa, che di lì a circa un mese, la struttura avrebbe provveduto a consegnarle anche tutta la documentazione a corredo dell’avvenuto trasferimento della proprietà del cane. A partire dal 27 agosto 2020, dunque, Daniela si è sempre presa cura di Billy, accudendolo con affetto, finché, in data 16 gennaio 2021, dopo quasi cinque mesi, senza alcuna valida motivazione, da alcune persone qualificatesi come volontarie di un'associazione o di un non meglio identificato canile, forti di una asserita denuncia di trasferimento di proprietà del cane a favore di un’altra persona, in presenza di personale della Guardia Forestale, portavano via Billy, contro la volontà di Daniela, che impotente è rimasta incredula ed affranta.

Dopo l’accaduto, la testata giornalistica Il Coraggio delle Donne, nella figura del suo Editore e Direttore Responsabile, Dott.ssa Lucia Ottavi, ha svolto alcune indagini, scoprendo che il cane (non si comprende in forza di quale titolo o ragione e senza che Daniela ne fosse messa a conoscenza), è stato oggetto di una denuncia di variazione anagrafica di animali d'affezione, in data 20-12-2020. E' doveroso sottolineare che "Billy", in data 20-12-2020, da circa quattro mesi viveva felicemente e stabilmente con Daniela, ormai legittima proprietaria, manifestando segni di familiarizzazione ed empatia. Alla luce di quanto narrato, dunque, ci si chiede come abbia potuto la Signora in questione, che non poteva avere né il possesso né la proprietà del cane, per le citate motivazioni, procedere alla cessione dell'animale a favore di una terza figura, violando di fatto ogni diritto di Daniela.

“La cessione a terzi dell’animale – si legge nella nota inviata dall’Avv. Quirino D’Orazio, legale della Sig.ra Daniela – all’insaputa della legittima proprietaria, non solo è da considerarsi nulla, ma è stata effettuata anche in violazione delle disposizioni normative. Al caso di specie possono applicarsi, inoltre, le norme dettate dal codice civile e dal codice del consumo in materia di compravendita di beni mobili, tra cui rientrano anche quelle relative alla compravendita di animali d’affezione, intesi per analogia come “beni di consumo”, per i quali ai fini del trasferimento della proprietà, è richiesto il semplice consenso delle parti, che è stato manifestato tra le parti, nei giorni antecedenti la consegna dell’animale in data 27 agosto 2020. Ad adiuvandum, nel caso che interessa in questa sede, oltre al consenso delle parti, si è anche concretizzata la materiale consegna dell’animale, fugando così, ogni dubbio circa l’effettiva proprietà del cane in questione a favore della sig.ra Daniela”.

“Per tutte le ragioni sopra evidenziate – conclude l’Avv. Quirino D’Orazio – le destinatarie della missiva sono state diffidate a prendere contatto con lo studio legale scrivente, al fine di provvedere alla restituzione del cane alla legittima proprietaria, la Sig.ra Daniela”.

Ringraziamo l’Avv. Quirino D’Orazio che ha messo a disposizione la sua professionalità a sostegno della causa, a titolo gratuito.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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