Lisa Montgomery è stata giustiziata

Nei giorni scorsi è stata giustiziata negli Stati Uniti, Lisa Montgomery di 52 anni. Era stata condannata per un efferato omicidio di una giovane all’ottavo mese di gravidanza e avere asportato il feto. Nonostante dal 1953 il governo federale non avesse eseguito pene capitali sulle donne, questa volta non ha accolto i ricorsi e le motivazioni della difesa.
Molto spesso accade che se cerchiamo di conoscere un po' più a fondo le vite dei criminali arriviamo al punto di domandarci se siano realmente colpevoli, se debbano sussistere la lucidità mentale e la consapevolezza assoluta di chi commette il delitto, per poterli condannare.
Se oggi ci raccontassero di una bambina nata in una famiglia dove viene sottoposta a continue torture sessuali e abusi di ogni genere, provocando "danni cerebrali e gravi malattie mentali", e come potrebbe essere diversamente? Ebbene saremmo tutti concordi in un sentimento di compassione per la povera piccola.
La bambina però cresce, diventa donna, una donna insana, menomata, ma di una menomazione invisibile. Se facile è avere comprensione per le difficoltà di chi senza le gambe è costretto sulla sedia a rotelle, per nulla è scontata invece la compassione per una persona la cui menomazione è unicamente psichica.
Non è più bambina quindi non suscita più la nostra pena, non è visibilmente invalida, per cui non suscita la nostra misericordia.
Ma siamo certi che quella bambina abusata e torturata sia davvero cresciuta? Il suo corpo certamente, ma la sua psiche non poteva, non con gli abusi sessuali, non con le violenze, non con quella assoluta mancanza di affetto e amore di cui necessita ogni bambino. Non solo gli abusi, si sa, incidono in maniera indelebilmente negativa sulla psiche di un bambino, ma anche la mancanza di quel sostegno necessario da parte degli adulti. Lei è invece rimasta sola, né genitori né istituzioni si sono mai occupati di lei.


Tutto questo mi porta a ritenere che non sia stata infine "giustiziata" una donna di 52 anni, ma una bimba sofferente mai cresciuta.
Eppure per qualcuno "giustizia" è stata fatta.

 

Articolo a cura di Stefania De Girolamo

 

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