I benefici del limone

Nome scientifico: Citrus sp.

Famiglia: Rutaceae

Genere: Citrus L.

Nome comune: limone

In un viaggio nell’alto Molise nel 2003, ad Agnone, presi un sacco di freddo durante la digestione (avevamo mangiato un sacco in un ottimo agriturismo) e l’unica cosa che ricordo di aver chiesto con insistenza tra un dolore e l’altro era ... un limone ed un poco di acqua calda. Eh si … volevo il famoso canarino.

Dovremmo essere tutte/i coscienti, senza avere nessuna preparazione accademica a riguardo, che nei momenti critici e se non siamo condizionati, sappiamo esattamente di cosa ha bisogno il nostro corpo. Esattamente come gli animali, se avete osservato gli animali lo sapete.

Quando arrivai nell'Abruzzo interno anni fa, dopo un lungo periodo vissuto al sud, iniziarono a mancarmi quelle piante e quei frutti che qui non crescevano.

Gioia grande, dunque, quando le amiche e gli amici del sud vengono a trovarci e portano limoni biologici, magari del loro campo. E cosí la prima volta che mi capitò, la mattina seguente ne ho fatto subito una spremuta con acqua calda e, dopo aver versato nel bicchiere, ho buttato il resto del limone nel cesto del compost. Il rumore sordo 'Stumpf!' mi ha richiamato. Mi sono detta ... non puoi buttar via tutta questa meraviglia profumata! E cosí ho tagliato col pelapatate la scorza e l'ho fatta essiccare, macinata e poi mischiata con cautela a del sale di miniera. Creando cosí una stupefacente meraviglia (sia per salare insalate che per esempio condire pietanze a base di pesce, per fare una torta o per la semplice bruschetta estiva).

Il bianco della buccia, chiamato albedo, l'ho pulito bene, e messo almeno una giornata intera in acqua fredda, cambiandola piú volte (cosí perde l’amaro). Poi ne faccio un’insalata, che assume quasi il ruolo di sorbetto, tagliandolo finemente e condendolo con olio evo autoprodotto, foglioline di menta e peperoncino piccante.

Il limone é una pianta arrivata a noi dall’India e la coltivazione é diffusa in Campania, Calabria, Sicilia, Liguria e pure sul Lago di Garda. Sono di diverse specie, alcune maturano da ottobre a febbraio, altre durante la primavera e l’estate.

L‘ importanza dei suoi frutti é tanto importante che diventa ovvia. Profumeria, pasticceria ed indispensabile in cucina. E‘ utilizzato per la preparazione di diversi medicinali. Il suo succo é un ottimo cicatrizzante e antisettico, viene utilizzato anche come disinfettante per ferite ed ha pure proprietà cicatrizzanti.

Ottimo per infiammazioni alla bocca (sciacqui) e alla gola (gargarismi), allungando il succo con un po‘ di acqua tiepida, oppure in decotto in 500 ml di acqua con due cucchiai rasi di scorze (bollire per 15-20 minuti).

Per i capelli grassi o semplicemente per renderli lucenti e morbidi, basta diluire il succo di uno o due frutti nell’acqua del risciacquo, dopo averli lavati.

Per depurare l’organismo a digiuno, la mattina si assume un bicchiere d’acqua tiepido con il succo di mezzo limone (max. 1-2 mesi).

 

Testo e foto a cura di Daniela Di Bartolo

 

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