Lunedì, 21 Dicembre 2020 22:06

Iperico, l'antidepressivo naturale

Nome scientifico: Hypericum perforatum

Famiglia: Hypericaceae

Genere: Hypericum L.

Nome comune: Scacciadiavoli, Erba di San Giovanni, Fugademoni, erba fatata, erba porporina

L’Iperico è una delle piante più conosciute, grazie alle sue proprietà efficaci per curare piaghe, scottature, reumatismi, asma, bronchiti ed infiammazioni della trachea, per regolare il ciclo mestruale, per eliminare vermi.  

Inoltre, é la pianta per eccellenza che aiuta nei momenti di depressione, quasi da poterla definire la pianta della felicità!

Le sue sommità si raccolgono a metà giugno (periodo balsamico della pianta), per San Giovanni, per l’appunto uno dei suoi nomi comuni più diffusi. Possiamo poi utilizzarla per infusi, per realizzarne oleoliti, tinture madre, e così via.

Ma il suo fiore non può mancare dal mazzo di San Giovanni, perché erba magica per eccellenza. Dai tempi remoti il mazzo di San Giovanni fu appeso dietro le porte di casa e delle stalle per proteggere dagli spiriti malefici esseri umani ed animali. Per rituali magici però la pianta va raccolta la notte di S.Giovanni, condizione indispensabile per la sua efficacia.

Dietro la mia porta di casa è sempre presente. La notte di San Giovanni preparo mazzolini col fiocchetto rosso per una serie di amiche care … usanza che ho imparato trent’anni fa dalla nonna Donate nel nord della Baviera. E sempre ho da parte qualche rametto da bruciare (il suo profumo ricorda quello dell’incenso) o per prepararne un infuso e nella credenza, al buio tengo sia l’oleolito che la tintura madre, nel caso arrivino momenti di tristezza. 

  

Il 21 dicembre cade il solstizio d’inverno. La giornata più corta dell’anno, inizia l’inverno astronomico. Il seme si risveglia nella Terra ed inizia a germogliare. Cerca Luce.

In questo giorno si potranno bruciare piante che abbiano la segnatura della Luce, dei raggi del sole ed ecco che si ritorna a citare questa pianta molto utilizzata nelle fumigazioni, l’iperico, erba dei temporali, dopo le liti – scioglie situazioni di tensione, atmosfere emozionali anche in sedute di terapia o in stanze con alto inquinamento elettrico. Purifica, chiarisce. Aiuta contro depressioni, tristezze e delusioni (amorose), aiuta contro la paura del buio. Dona protezione da energie oscure.

CURIOSITA':

Ma perché scacciadiavoli o fugademoni tra i suoi nomi comuni? Semplice, perché mettendo in infusione i fiori dal colore giallo brillante e le foglioline apicali sia per farne una tisana, un oleolito o una tintura madre … dopo poco tempo il vettore utilizzato, che sia esso acqua, olio evo o alcool, si tingerà di rosso, rosso acceso. E solo questo processo lascia di stucco!

La seconda parte del suo nome scientifico, perforatum, si riferisce ai forellini visibili controluce che si trovano sulle foglioline (che é pure la prova sicura che avete raccolto la pianta giusta!), ma che in realtà non sono buchi ma ghiandole traslucide.

Durante un trattamento con iperico é sconsigliata una lunga esposizione ai raggi solari, soprattutto per soggetti di carnagione chiara, potrebbero difatti presentarsi reazioni cutanee di fotosensibilizzazione!

Esistono altre specie di iperico, che però non sono adatte agli utilizzi sopracitati:

Hypericum androsaemum, che viene utilizzata come pianta ornamentale, l’avrete vista in qualche giardino, soprattutto del nord. E‘ tappezzante, sempreverde e dona un’ottima e ricca fioritura;  Hypericum hircinum detta erba caprina per il suo odore forte, cresce spesso accanto all‘ Hypericum perforatum.

 

Testo e foto a cura di Daniela Di Bartolo

 

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