Consolida Maggiore

Nome scientifico: Symphytum officinale

Classificazione superiore: Sinfito

Categoria tassonomica: Specie

Specie: S. officinale

 

C come Consolida, C come Catarsi, C come Cambiamento.

Ricordavo la sensazione. Tanti anni fa, sostituimmo la stampa di un catalogo cartaceo annuale e decidemmo di lavorare solo con il sito internet. Ai tempi, è stato un salto nel vuoto. Mi sentivo sospesa. Questa sensazione l’ho riprovata circa quindici anni dopo, quando Ortorello é stato distrutto e con lui le piante.

Oltre a quella sensazione di vuoto, questa volta, c’era anche un profondo dolore, una ferita.

Nella primavera seguente alcune piantine fecero capolino. Le trapiantai nel pezzettino di orto superstite, era la consolida maggiore. Non era persa! E lei é cresciuta e si é moltiplicata. Sta bene. La utilizziamo come fertilizzante. La mangiamo. Le sue talee le regaliamo. E anche quest’anno ci ha donato le sue bellissime infiorescenze.

Appena giunta in Abruzzo, due persone alle quali avevo donato le nostre talee, mi hanno inviato due piccole talee della mia stessa Madre Consolida.

Il nome scientifico della pianta della famiglia delle Boraginaceae, Symphytum, ha un’origine incerta. Nell’antica Grecia una pianta, botanicamente non accertata, fu designata dal medico Dioscoride (I secolo d. C.), sotto il nome di Symphytum, da sumphuo, che vuol dire saldare.

Uno degli usi esterni della pianta consiste nel fare dei cataplasmi su ferite che non si rimarginano bene, dopo averne sbucciato una radice ed averla poi ridotta in poltiglia in un mortaio.

Quando si incontra un‘erba, c’é sempre un perché.

 

Testo e foto a cura di Daniela Di Bartolo

Daniela Di Bartolo. Donna delle erbe, artista, autoproduttrice, ricercatrice etnobotanica ed operatrice Reiki. Nata a Como da genitori del centro-sud, a partire dai 18 anni gira per l’Europa. Dopo un lungo soggiorno in Germania, dal 2003 vive tra il Cilento e la Germania. Dal 2009 si occupa di selvatico. Dal 2012 diventa raccoglitrice ed inizia a divulgare in tutta Italia esperienze e conoscenze sulla sua grande passione per le erbe officinali ed il suo stile di vita essenziale. Dal 2015 arriva in Abruzzo, dove porta avanti progetti di arte, autosufficienza ed etnobotanica. Da 30 anni è affiancata sia nei sogni che nei progetti da Werner, il suo caro compagno di Vita.

 

 

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