Madalina uccisa a coltellate dal marito

A volte ritorna, anzi non se n’è mai andato quel maschio primitivo, violento “dalla voce prepotente, dal pugno duro intento a segnare linee di divisione tra essere umani”, descrive Virginia Woolf, smascherando un dominio maschile prepotente e violento che resiste nonostante la modernità ed il progresso.  Una metafora che ancora oggi evidenzia un arcaismo che persiste e vede le donne e i bambini come oggetti sacrificali di un potere patriarcale nella sua forma più crudele.

E non si ferma la lunga catena di soprusi e di femminicidi, come quello di oggi, avvenuto all’alba, a Capalbio in provincia di Grosseto. Un tragico copione che si ripete e che vede una donna, Madalina Luminita, uccisa dal proprio partner. Ammazzata a mani nude, con un coltello, a trentadue anni e con una vita tutta da vivere. Non si conoscono, per ora, le motivazioni dell’assassino, le Forze dell’Ordine stanno indagando ma, quello che è certo, anche oggi è stata uccisa una donna per mano di un uomo.

 

Articolo a cura di Emerita Cretella

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