''Non respiro, aiuto!''

''Non riesco a respirare, aiuto!'', poi si è accasciata al suolo senza vita.

Siamo a Casanova Lerrone (Savona). Lei è Jessica Novaro, 29 anni, è stata uccisa da un solo colpo sparato con una calibro nove semiautomatica da Corrado Testa, compagno 56enne della madre. Unica ''colpa'' della giovane è stata quella di essersi intromessa nell’ennesima lite tra il patrigno e sua madre, Maria Donzella. La ragazza, vittima della violenza del patrigno, questa volta non è riuscita a stare ferma di fronte alle urla della sua amata mamma.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, mentre la donna ed il compagno stavano litigando, l’uomo avrebbe impugnato una pistola, Jessica si è resa subito conto del pericolo che correva la sua mamma e non ci ha pensato due volte, si è frapposta fisicamente tra i due, a costo anche della vita. Poi l’uomo ha sparato un colpo, la ragazza è stata colpita al petto. Nonostante tutto, è riuscita a camminare diversi metri fuori da casa, per cercare di chiedere aiuto ai vicini: “Non riesco a respirare, aiuto!”.  Purtroppo non ce l'ha fatta, il suo cuore ha smesso di battere nella piazza del paese.  

I passanti, nel vederla in quelle condizioni, hanno inizialmente ipotizzato un malore da Covid-19 e hanno chiamato l'ambulanza; gli operatori non hanno potuto fare altro che accertarne la morte. Poco dopo l’arrivo dei soccorritori, è sopraggiunto l’omicida, Corrado Testa che, venendo la scena, ha compreso di avere ucciso Jessica, ha urlato: "Cosa ho fatto!". L’uomo si è sparato alla testa con la stessa pistola calibro nove usata contro la ragazza.

Quelle di Jessica e Maria sono due vite spezzate per sempre da questo orrore senza fine.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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