Mercoledì, 25 Novembre 2020 23:26

''Streghe per sempre''

Il mondo è cambiato, modernizzato, ma non è più civile. Ancora si muore solo per il fatto di essere donna e il fuoco dei roghi è ancora acceso. E’ sempre rimasto sopito sotto le ceneri dell'ipocrisia, della crudeltà, del razzismo, delle discriminazioni, del dominio di pochi sui tanti e continua a risorgere come una fenice oscura a cavallo dei tempi.

Non esistono più gli inquisitori di allora, altri ne hanno preso il posto con sembianze diverse, ma sono sempre pronti a condannare a giudicare. Il fuoco dei roghi serpeggia ancora sulla pelle di povere sventurate, marchiate con i segni dell'infamia e della vergogna, perché ancora si perseguitano le vittime invece dei carnefici. E ci chiamano streghe quando i capelli diventano d'argento e le rughe segnano il viso e offendono chi impone nel mercato una bellezza senza più anima.

Quando profanano il tuo corpo, quando cerchi giustizia, quando alzi la voce e non baratti il bisogno d'amore con la tua dignità, ti chiamano strega.

Streghe, Streghe per Sempre, in un mondo di maschi che non riescono ancora ad essere Uomini.

 

Articolo a cura di Emerita Cretella

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