Giovedì, 19 Novembre 2020 14:21

L'ex fidanzato diffonde video privato, lei viene licenziata

Siamo in provincia di Torino, una giovane donna, maestra d’asilo, invia un video hard e foto intime all’uomo che amava, a mero scopo privato. La relazione tra i due termina e lui decide di condividere il video e le foto nella chat con gli amici del calcetto. Lei viene derisa, umiliata, messa alla gogna: non solo la sua intimità viene violata da colui che avrebbe dovuto amarla e rispettarla, ma il video viene visto dalla moglie di uno degli amici che, riconosciuta la ragazza, non solo pubblica il video nella chat con le altre mamme, ma decide anche di mostrarlo alla direttrice dell’asilo in cui la donna lavora. Per questa mamma l’idea che una maestra d’asilo abbia una vita sessuale privata, è inammissibile. Sapete quale è stato il risultato? La donna, oltre ad essere umiliata pubblicamente, viene addirittura licenziata e non solo, la stessa direttrice vìola la sua privacy raccontando cos’è accaduto.

La giovane vittima, però, non si perde d’animo e decide di denunciare. Questo atto di coraggio ha portato 5 persone in Tribunale con l’accusa di diffamazione, tra cui l’ex fidanzato, la direttrice della scuola, l’amico dell’uomo e sua moglie. L’inchiesta del Pm Ruggero Crupi, a cui è stato affidato il caso, è sfociata in un processo.

L’ex fidanzato si è dichiarato pentito ed ha chiesto la “messa alla prova” (la possibilità di evitare il processo sostituendolo con servizi sociali). Il giudice, Modestino Villani, ha accolto la sua richiesta, garantendo comunque un obbligo severo: l’uomo dovrà fare otto ore alla settimana di servizi sociali per un anno, senza poter fare pause festive di nessun tipo.

Nel processo parallelo che vede accusati gli altri, la giovane donna ha chiesto un risarcimento di centinaia di migliaia di euro, ma questo non è bastato a placare gli animi. In un’intervista a La Stampa l’amico dell’uomo dichiara: “Non posso tollerare che chi si occupa dei miei figli faccia determinate cose. Con il mio amico si frequentavano solo da poche settimane. Se mandi filmati osé devi mettere in conto il rischio che qualcuno li divulghi. Io e mia moglie non abbiamo fatto niente di male. Cosa le devo dire, una maestra non si comporta così”.

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

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