Sara Sesti, la professoressa che lotta per creare “un’onda rosa nella scienza”

Sara Sesti è una professoressa di matematica, ricercatrice, femminista, scrittrice. Fin da bambina ama i numeri, li considera un gioco, e cresce così affascinata dal linguaggio matematico.

Nel 1997 il suo lavoro si concentra sulla ricerca, all’Università Bocconi inizia un progetto di studio sulle scienziate della storia per poi fare una mostra fotografica, l’anno seguente, intitolata Scienziate d'Occidente. Due secoli di storia.

Nel 2018 esce il libro Scienziate nel tempo, pubblicato insieme a Liliana Mora, l’esito della ricerca iniziata alla Bocconi e proseguita poi all’Università delle donne di Milano, che contiene biografie di donne che hanno lasciato un segno importante nella storia della scienza. Si era resa conto che la scienza continuava ad avere nomi e volti maschili, mentre le donne erano completamente escluse dai libri di testo. Da questa constatazione nasce l’idea di un lavoro che ripercorre la storia dall’antichità a oggi, in cui risaltano 100 biografie di donne che hanno lasciato un segno. Da Hedy Lamarr, attrice e inventrice, ad Ada Byron, una delle prime informatiche. Dalle programmatrici di Eniac, il primo calcolatore digitale, alle astronome Vera Rubin e Jocelyn Bell-Burnell, vere scopritrici della materia oscura e delle onde pulsar.

È anche membro dell’associazione Donne e scienza, che dal 1987 parla al pubblico femminile di argomenti di grande importanza, tra cui appunto le scienze, per promuovere una maggior partecipazione delle donne agli studi e alle professioni scientifiche, soprattutto nelle cosiddette STEM (fisica, ingegneria, matematica, tecnologia).

“Oggi siamo un'onda rosa che sale. Nel mondo della scienza, della tecnologia, delle materie scientifiche in generale. Una volta si parlava del famoso “soffitto di cristallo". Ecco, lo abbiamo rotto, anche se rimane ancora del lavoro da fare” (Sara Sesti).

 

Articolo a cura di Lucia Ottavi

 

Condividi