Anatra all'Arancia della Nonna Rosanna

L’anatra all’arancia contrariamente a quanto si pensa, non è una ricetta francese ma un antichissimo piatto di origine fiorentina, portato in Francia da Caterina dei Medici quando andò in sposa a Enrico II. Poi i cugini francesi se ne sono appropriati e l’hanno fatto diventare la famosa “canard à l’orange”.

Ma in alcune famiglie si è mantenuta la tradizione e si cucina ancora questo piatto, in modo molto diverso dalle ricette che si trovano sui libri o on line. 

Nella mia famiglia non c’è festa degna di questo nome se sulla tavola non c’è questo piatto meraviglioso: la regina indiscussa è la mia mamma, che la prepara da sempre in modo sublime, io provo a cucinarlo ma non sarò mai alla sua altezza, provateci perché sulla tavola della festa sarà un trionfo.

Non vi spaventate per il nome, il piatto non è complicato ed è l’unione armonica di pochissimi ingredienti:

PER 6 PERSONE: 1 anatra non troppo grossa in modo che sia più tenera, la trovate al supermercato costo intorno ai 10/12 euro.

3 arance naveline

2 rametti di rosmarino

50 gr di pancetta

50 gr di burro 

Il fegato dell’anatra + 5/6 fegatini di pollo

1 cipolla bella grossa 

2 foglie di alloro 

1 bicchierino abbondante di brandy all’arancia (tipo Cointreau)

Sale pepe

brodo (va benissimo col dado) q.b. (preparatene almeno un mezzo litro)

UN TEGAME ANTIADERENTE CAPIENTE CHE CONTENGA L’ANATRA INTERA, dotato di coperchio 

 

L’anatra che trovate sullo scaffale dei supermercati è già fiammeggiata ma controllate siano tolti tutti i residui di piume, inserite nella pancia un po’ di sale e pepe, i tre rametti di rosmarino, le foglie di alloro e un’arancia piccola bucherellata con la forchetta.

Fate rosolare l’anatra in un filo d’olio senza salarla, in modo da sgrassarla bene, e quando è colorita, in tutta la sua superficie, mettetela da parte e buttate via il fondo di cottura. Dalla rosolatura corretta e uniforme dipende in buona parte la riuscita del piatto, perché la pelle dell’anatra è grassa e solo rosolando perde l’eccesso di grasso.

Mettete un filo d’olio, la cipolla tritata molto grossolanamente, la pancetta a dadini, i fegatini tagliati in 4 e fate cuocere senza colorire per qualche minuto, salando appena.

Salate e pepate l’anatra, legatela con uno spago in modo che non esca il contenuto dalla pancia, e unitela al trito e fate rosolare a lungo finché il trito non è ben colorito, quasi color nocciola.

Aggiungete il Brandy e fate evaporare, aggiungete il succo di un’arancia e mezzo poi fatela cuocere COL COPERCHIO aggiungendo via via un po’ di brodo per non far seccare il trito e  mantenerlo abbastanza “liquido” e rigirandola ogni tanto da prona a supina e viceversa.

Non c’è un tempo di cottura esatto, l’anatra non è pronta finché bucando con la forchetta non sentirete la carne bella morbida. Il tempo di cottura varia tantissimo a seconda della grandezza e del tipo di anatra, possono bastare due ore, può servire più tempo.

Tagliate l’anatra a pezzi col trinciapollo, passate al mixer il fondo di cottura senza farne proprio una crema, deve restare un po’ “rustico”. Rimettete al fuoco l’anatra, ricoprite col fondo di cottura passato al mixer, assaggiatelo per regolare il sale se fosse necessario, cospargete con le fettine della mezza arancia rimasta e fate andare per circa 20 minuti.

Servitela utilizzando le fette d’arancia come decorazione.

IL PIATTO PUO’ ESSERE PREPARATO IL GIORNO PRIMA, anzi è pure più buono.

 

Ricetta a cura di Donatella Vivoli

 



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