Il dramma delle donne in Pakistan: Convertite, stuprate e sposate

Sono già quattro i casi di rapimento e violenza sessuale segnalati alle autorità pakistane di giovani studentesse in questi primi giorni del 2022. Insisto a sottolineare innanzitutto la parola segnalati, in quanto come ben sappiamo, molti non denunciano per paura e per non aggiungere al trauma, già di per sé gravissimo, anche la perdita di rispettabilità che ne subirebbe la famiglia. Va da sé che questo obbliga a constatare senza dubbio alcuno che i casi siano molti di più.

L'ultimo è quello che riguarda una sedicenne cristiana che a seguito del rifiuto ad arrendersi alle proposte sessuali di Muhammad Arif, questi, insieme a due complici, il 7 gennaio la rapisce. I tre le somministrano dapprima un sonnifero, la trasportano a Faisalabad dove la violentano ripetutamente.

Prima di lei Zarish, 17 anni, Angel 15 anni, Mahnoor 14 anni scompaiono.

Mahnoor, cristiana scompare il 4 gennaio, si riveleranno inutili le denunce e i tentativi di fare chiarezza, fino a quando la famiglia non riceverà direttamente dalle mani della sorella del rapitore i documenti che attestano che la ragazza è stata convertita all'Islam e obbligata a sposare il suo stupratore.

Secondo i dati pubblicati a metà del 2021, solo nel Punjab, nei primi sei mesi dello scorso anno sono state rapite 6754 donne; ma è anche l'alta percentuale di cristiane e indù a destare preoccupazione in quanto rende evidente l'intento ultimo di islamizzazione, tanto da poter parlare di vera e propria persecuzione delle minoranze religiose. Questo nonostante il Pakistan che ha stabilito come religione di stato l'Islam praticato da circa il 95-98% dei cittadini, lasci il diritto ad ogni persona di professare, praticare e diffondere il proprio credo. Tuttavia il fenomeno sta vivendo un'esponenziale crescita.

Le donne, specie se giovani, sono obiettivo di questo crimine per il semplice fatto che sono donne, sono fertili e sono il mezzo migliore per raggiungere l'obiettivo di ripulire la Nazione, impiantando il proprio gene, il proprio potere, la propria volontà, la stessa cosa che accade negli stupri di guerra, per sfregio al nemico, per assicurarsi nuove generazioni secondo il proprio credo e annientare le precedenti.

 

Articolo a cura di Stefania de Girolamo

 

 

 

 

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