Lunedì, 20 Dicembre 2021 11:56

Il Solstizio d’Inverno e l’Abete

Il Solstizio d'inverno è alle porte.

Lo attendiamo, abbracciando la nostra Anima,

Accarezzando e seguendo il nostro Cuore

Piano, piano ...

 

Quest’anno questo momento magico cade proprio verso le ore 17.00 del 21 dicembre.

È il giorno più corto dell’anno,

il giorno con meno Luce.

Tempo di profonda Cura del sé

Donati del Tempo ... e poi lentamente riprenderai il cammino verso la Luce.

Apre le feste l’ultima Luna Piena del 2021, il 19 dicembre, la Luna della Quercia. Luna che ci fortifica e che, nonostante il buio, ci invita alla comunicazione, non con il mondo che ci circonda bensì con noi stesse/i.

Il solstizio d’inverno, festeggiato in tutto il Pianeta dal tempo dei tempi, era dedicato alle divinità che portano Luce - anche il Natale, più tardi, voleva onorare la Luce –. Da Yule nel mondo germanico (cerchio dell’anno) allo Jul scandinavo, a Horus in Egitto.…

Una delle piante più in uso dall’umanità in questo periodo particolare è l’abete, che fa parte di un immenso gruppo di antichissime piante comunemente chiamate ‘conifere’ (che significa chiaramente portatrici di coni, alias strobili) e due sono tra le più conosciute:

Abies alba – abete bianco

Dal fusto grigiastro; pigne erette; aghi in genere sono disposti attorno al tutto il rametto.

Picea abies – abete rosso, peccio, abete di Germania

Dal fusto rossiccio; pigne cilindriche pendule.

Ma pure Pinus pinea (pino da pinoli); Pinus nigra; Larix decidua; …

L’albero dai tempi è considerato la pianta della Vita, della Natività, dall’antico Egitto alla Grecia fu pure al centro dei riti primaverili in onore della Grande Madre. In alcune localitá dell’Asia del Nord, accanto alla Betulla rappresentava l’albero cosmico.

Veniva utilizzato come Palo di Maggio sormontato da una corona di fiori che rappresentavano la Dea.

Nel mondo precristiano, in occasione del Solstizio d’Inverno (poi divenuto il Natale) si addobbava la pianta con dolci, frutti e candeline (simili ai raggi) per sostenere il sole nella sua rinascita.

Un rametto in casa in un poco di acqua aiuta nella stanza dove lavorate/ studiate. È un porta fortuna e felicità, è un porta fortuna che aiuta nella riuscita dei progetti intrapresi.

Il ramo di abete inchiodato sopra le porte delle case (Baviera/ Unterfraken) in questo periodo sino alla notte di Capodanno dona protezione a tutta la casa.

Il ciocco di abete nel camino era utilizzato a mo’ di oracolo (laddove non cresce la pianta si sostituisce con quercia o castagno). Dopo aver posto la domanda (soprattutto legata alle future raccolte nei campi) si scuoteva il ciocco con l’attizzatoio e si osservavano le scintille. Se erano tante e in direzione della canna fumaria la risposta era positiva.

Le ceneri poi si spargevano nei campi.

Esse favoriscono il rinnovamento, la Fortuna e l’abbondanza. I frammenti non bruciati vanno rimessi sul fuoco in occasione dei temporali (molto temuti un tempo dagli agricoltori) per proteggersi dai fulmini oppure sotto il letto per proteggersi dagli spiriti maligni.

La sua resina è pure di lunghissima tradizione innanzitutto per pulire (fumigando) il cortile e la casa, ma pure per cacciare malattie di ogni genere

In ambito energetico si pulisce pure dagli umori pesanti e scuri. Tiene lontano forze ed elementi disarmonici.

Già solo camminare tra questi alberi è salutare difatti trasforma l’agitazione interiore, il nervosismo in calma.

Se non si ha la sua resina si potranno utilizzare altre piante protettrici e di pulizia: licheni, artemisia, alloro, vischio.

E per finire una curiosità: questi alberi raggiungono facilmente i 300 anni … un abete rosso, che vive nel Parco Nazionale Fulufjället, in Svezia, e porta il nome del cane del geologo che lo ha scoperto con il prefisso “old” tjikko .... ha quasi 10.000 anni!

Buon Solstizio.

 

Testo e immagini a cura di Daniela Di Bartolo

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